Futuro

Quattrozampe peloso… o robotico?

Un team di informatici dell’University of Binghamton ha programmato un robot che in 10 ore di addestramento è in grado di muoversi, fare da guida alle persone, evitare gli ostacoli e comprendere i comandi al guinzaglio
Credit: Instagram.com/@Binghamton University 

Tempo di lettura 4 min lettura
14 novembre 2023 Aggiornato alle 16:00

Ho già confessato la mia passione ormai quasi cinquantennale per la tecnologia, quindi non sorprende che legga volentieri gli articoli pubblicati su 20bits, la sezione tecnologica online di 20minutos; in particolare, un titolo (e relativo sottotitolo) apparso il 4 novembre ha catturato la mia attenzione:

“Trasformano un robot in un cane guida per non vedenti: ecco come “l’animale” risponde ai comandi del guinzaglio. L’addestramento dei cani guida è molto lungo e costoso, ma alcuni ricercatori statunitensi sono riusciti a ridurre i costi con una versione robotica che impara in sole dieci ore”.

Pane per i miei denti: quattrozampe (di cui amo circondarmi… a casa) e robots (idem… in stabilimento)!

Partiamo dai quattrozampe… L’articolo riporta che - a fronte del quasi 1 milione di spagnoli con disabilità visiva, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica Ine - in Spagna ci siano 957 (!) cani guida per non vedenti. Questi sono generalmente golden retriever, labrador, pastore tedesco, flat coated retriever e barbone grande mole.

Il costo dell’addestramento specifico si aggira intorno ai 30.000 euro, ma in Spagna è generalmente sostenuto da Fondazioni quali la Once, di cui gli spagnoli vanno giustamente fieri e di cui ti invito a visitare la pagina web.

Se ciò non bastasse, l’addestramento dei cani guida richiede da due a tre anni - quindi un significativo investimento di tempo, oltre che di denaro - e soltanto il 50% dei “candidati” riesce a portarlo a termine e a trasformarsi nel fedele accompagnatore di una persona non vedente.

L’Oms stima che che nel mondo le persone affette da disabilità visiva siano circa 314 milioni, di cui 45 milioni non vedenti.

È chiaro quindi per quale motivo un team di informatici dell’University of Binghamton (New York) abbia cercato - e a quanto pare trovato - una soluzione meno dispendiosa e di più immediata realizzazione. Il sito web dell’Università in questione ne dà orgogliosamente conto nelle BingUNews del 27 ottobre:

“Informatici di Binghamton programmano un cane guida robotico per assistere i non vedenti. Docenti e studenti d’informatica addestrano il robot a rispondere ai comandi al guinzaglio”.

Il team del professore Shiqi Zhang ha impiegato circa un anno per trasformare in un potenziale cane guida il quadrupede robot che lo scorso Halloween era stato impiegato per distribuire dolcetti nel campus universitario: tanto è stato il tempo necessario per sviluppare un’interfaccia “intelligente” col guinzaglio.

Come lo stesso Zhang spiega, “in circa 10 ore di addestramento, questi robots sono in grado di muoversi, fungere da navigatore in spazi chiusi, fare da guida alle persone, evitare gli ostacoli, e al tempo stesso comprendere i comandi al guinzaglio”.

Il prossimo obiettivo del gruppo di ricerca è lo sviluppo di un’interfaccia vocale, che consenta al cane robot di comprendere non soltanto gli strattoni al guinzaglio, ma anche i comandi vocali del suo utilizzatore.

“… e nel lungo termine l’obiettivo è sostituire i dispendiosi, perditempo e ingombranti cani guida coi convenienti, efficienti e compatti quattrozampe robotici. E vissero tutti felici e contenti!”. ho pensato io. Honi soit qui mal y pense!

La finalità del team è piuttosto impiegare le proprie “creature” laddove queste possano apportare un effettivo beneficio, ovvero in spazi chiusi particolarmente complessi e affollati dove un cane guida - specialmente se non familiare col luogo - possa trovarsi in difficoltà. Il tutto a titolo temporaneo e del tutto gratuito: Zhang prende per esempio le biciclette condivise per muoversi all’interno del campus di Binghamton.

Il professore confida che nell’arco di pochi anni sarà possibile mettere a disposizione “on demand” cani guida robot all’interno di aeroporti, stazioni ferroviarie e centri commerciali, per rendere gli stessi agevolmente accessibili e fruibili anche da persone ipo o non vedenti.

E vissero tutti felici e contenti!

*Le traduzioni sono a cura di ChatGPT, con mia successiva “messa a punto”.

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