Futuro

I nuovi agenti immobiliari saranno dei robot?

Il connubio tra Google Street View e un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale ha dato vita a un agente immobiliare virtuale in grado di valutare le abitazioni
Credit: Breno Assis
Tempo di lettura 3 min lettura
15 agosto 2023 Aggiornato alle 11:00

Ti sarà capitato decine di volte, navigando su Google Street View, di vedere lungo le strade delle città numerosi edifici privati, condomini, palazzine e villette, sia per pura curiosità sia per verificare il loro stato prima di acquistarle. Grazie all’intelligenza artificiale adesso queste abitazioni potranno essere valutate da un agente immobiliare completamente virtuale, che sarà in grado di stabilire un prezzo ben preciso.

Tutto questo grazie a un algoritmo capace di scansionare gli edifici visibili sul celebre software di Google tramite delle ispezioni visive per poi analizzarne anche tutti i relativi dati tecnici, come il layout dell’abitazione, i prezzi medi della zona e tutti i servizi del quartiere.

Il risultato? Un’impressionante mole di dati geografici combinati con l’intelligenza artificiale ad apprendimento automatico (machine learning).

Carlo Ratti, ingegnere e professore al MIT, coautore del libro Atlas of the Senseable City e direttore del Senseable City Lab, ha raccontato al Financial Times il progetto spiegando che per mettere in atto il robot sono state utilizzate le immagini di circa ventimila case nei dintorni di Boston e i dati che riguardavano la variazione del loro prezzo nel tempo.

Grazie a queste informazioni, sono state correlate le caratteristiche visive delle abitazioni a un ipotetico valore e sorprendentemente il prezzo è risultato molto simile a quello che sceglierebbe un agente immobiliare in carne e ossa. Sono state poi aggiunte altre variabili per perfezionare l’algoritmo, che ha dimostrato una grande precisione.

Ratti ha parlato anche di un recente lavoro che ha esteso il raggio d’azione dell’agente immobiliare robot: sono state prelevate da Street View circa 27 milioni di immagini provenienti da tutti gli Stati Uniti e l’intelligenza artificiale è stata in grado di tracciare il profilo di ogni quartiere, analizzando la povertà, la criminalità e la salute pubblica.

Adesso si punta ad ampliare ulteriormente i dati a disposizione del robot, utilizzando anche foto provenienti da siti web di agenzie immobiliari e social media, per avere così sempre più dettagli da analizzare e utilizzare per future sperimentazioni.

Certo, le ispezioni virtuali sono importanti, ma non superano quelle reali effettuate da agenti immobiliari in persona. Se da un lato gli algoritmi in grado di prevedere i prezzi delle abitazioni sono molto accurati, dall’altro infatti presentano alcuni rischi e preoccupazioni da fronteggiare, che dimostrano come la supervisione umana sia sempre fondamentale.

A volte, per esempio, le case vengono inaspettatamente sopravvalutate o sottovalutate dall’intelligenza artificiale. E a preoccupare maggiormente sono i pregiudizi basati sull’etnia delle persone che possiedono le abitazioni: spesso gli algoritmi discriminano vistosamente le minoranze.

La regolamentazione di questi robot guidati dall’intelligenza artificiale è fondamentale. Con il passare degli anni, i bot in grado di valutare i prezzi delle abitazioni nel mondo si moltiplicheranno e può essere un bene, dato che in questo modo si impedisce a un singolo sistema di avere il monopolio sugli altri. L’attenzione verso le misure di sicurezza è però fondamentale.

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