Culture

Risparmio energetico e sostenibilità: 3 documentari per capirci di più

Ecco cosa vedere per far luce sull’argomento e celebrare la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico e l’iniziativa M’illumino di meno
Credit: Rai

Oggi, 18 febbraio, è la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico e come consuetudine due giorni fa, il 16, si è svolta l’iniziativa M’illumino di meno.

Lanciata dal programma di Rai Radio 2 Caterpillar in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, volto a combattere i cambiamenti climatici, è giunta alla sua ventesima edizione e nel corso degli anni da semplice campagna si è trasformata in un momento di festa e riflessione, un’occasione per fermarsi a considerare se quella intrapresa sia la giusta strada verso la transizione ecologica.

Per riflettere sull’importanza del risparmio energetico vi proponiamo tre documentari che, affrontando l’argomento da diversi aspetti e coinvolgendo differenti luoghi, dimostrano come la responsabilità del cambiamento climatico ci riguardi tutti universalmente.

Montagne di energia, disponibile su Raiplay

L’attore Nicola Nocella si avventura in Alto Adige per scoprire il legame tra le località di montagna e le risorse energetiche. Partendo dalla storia dei luoghi, come nel caso della vicenda di Curon del 1939, il documentario è un viaggio in queste terre ricche di risorse naturali.

Le fonti di energia a cui viene dato più risalto arrivano proprio dalla natura e dal ritorno all’utilizzo di impianti ad azione più lenta e meno inquinante, come i vecchi mulini.

Il viaggio di Nocella da Longiarù al Lago di Lesina, dalla diga di Val D’ultimo a Prato allo Stelvio, fa venir voglia di trasferirsi in località come Bolzano, che primeggia su tutta l’Italia e l’Europa per le sue fonti rinnovabili.

Brave Blue World, disponibile su Netflix

Il documentario affronta principalmente tre sfide idriche: la carenza globale d’acqua, la costruzione di infrastrutture resistenti al cambiamento climatico e la possibilità di rendere tutto sostenibile a livello sociale.

A partire dalle vicende delle acque contaminate di Flint (Stati Uniti) e in alcune zone dell’Africa, il regista Tim Neeves sceglie di focalizzarsi sulla carenza idrica come spinta per la ricerca e l’utilizzo di nuove forme di risorse energetiche.

Matt Damon e Jaden Smith, figlio di Will Smith, sono i protagonisti e convinti sostenitori della causa.

Il documentario fa luce soprattutto su diverse organizzazioni, come Water Equity di cui Damon è co-fondatore e Sanivation, che propone il riciclo delle feci di animali come sostituto del carbonio. Un concetto importante che Neeves sceglie di evidenziare è quello della biomimesi, ovvero la possibilità di ispirarsi alla natura per fornire acqua potabile, riciclandola continuamente.

Cambianti climatici: la grande sfida, disponibile su Disney Plus

I registi Sidney Beumont e Michael Bonfiglio raccontano le conseguenze della scelta di Donald Trump di uscire dall’accordo sul clima di Parigi, firmato nel 2015 ed entrato in vigore nel 2016.

Trattando il tema del cambiamento climatico e delle previsioni non molto incoraggianti delle quali si discute da decenni, viene dato risalto al risparmio energetico.

Se in località come Orlando, che rischia di essere quasi del tutto sommersa dall’acqua entro la fine del secolo, si stanno iniziando a prendere i primi provvedimenti, l’Iowa, dopo l’alluvione disastrosa del 2008 è divenuta un esempio di sostenibilità per tutto il Pianeta. Qui infatti la rete urbana è al 100% elettrica e viene usata quasi esclusivamente energia solare ed eolica. Questo ha l’ulteriore vantaggio nel tempo di incrementare i posti di lavoro.

Beaumont e Bonfiglio hanno il merito di far luce su risorse importanti come le fattorie solari, gli uragani come catalizzatori di combustibili fossili, e infine sul legame tra energia e cibo, essendo il sistema alimentare responsabile del 29% sul cambiamento climatico.

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