Ambiente

Il fiume delle responsabilità dei polli

Nel Regno Unito, River Action ha accusato l’Agenzia per l’Ambiente di non aver difeso il corso d’acqua Wye dagli allevamenti intensivi
Credit: Zoe Schaeffer  

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13 febbraio 2024 Aggiornato alle 07:00

Il fiume Wye scorre tra l’Inghilterra e il Galles. Ospita lontre, martin pescatori e salmoni in via di estinzione ma è talmente contaminato da deiezioni di pollo che secondo gli ambientalisti - con il musicista-attivista britannico Feargal Sharkey in prima linea - sta entrando in una “spirale mortale”. L’ente anti-inquinamento River Action, mercoledì, ha portato in tribunale l’Agenzia per l’ambiente accusandola di consentire che livelli “distruttivi” di letame di pollo finiscano nel corso d’acqua.

Stando agli avvocati, l’Agenzia e il governo del Regno Unito non sono riusciti ad applicare la legge, né a proteggere il fiume dai rifiuti e quindi neanche a salvarlo.

La causa principale, come spiega The Guardian, starebbe nell’inquinamento dovuto all’allevamento industriale di polli che satura le terre circostanti e devasta il Wye. Si creerebbe così una miscela nociva di deflusso agricolo, azoto e fosforo, un mix che favorisce la formazione di fioriture di alghe, colpevoli di “rubare” ossigeno all’acqua.

In particolare il fosforo, accumulato nel corso di anni, è influenzato da fattori come i cambiamenti climatici, i livelli raggiunti dall’acqua, l’aumento degli abitanti e gli scarichi industriali ai danni del Wye.

Nel dettaglio la posizione degli attivisti, che hanno protestato davanti all’Alta Corte di Cardiff - in qualche caso travestiti da fiume - in concomitanza con le due giornate dedicate alla revisione giudiziaria, è che tra le norme ci sia una scappatoia per permettere di avvelenare il fiume con gli scarti di 25 milioni di polli allevati nei pressi del bacino idrografico. Secondo le loro tesi, si tratta della più grande concentrazione intensiva di bestiame in Europa.

«Portiamo il governo in tribunale per la sua incapacità di proteggerli», ha dichiarato il fondatore di River Action Charles Watson, «Oggi è un grande giorno per i nostri fiumi che soffrono da tempo».

Watson ha spiegato che per le normative sull’agricoltura e l’acqua, come il Farming Rules for Water del 2018, è un reato applicare più fertilizzanti o concimi di quanti il terreno ne possa assorbire naturalmente. Il problema è che, stando alle leggi stesse, gli agricoltori devono rispettare queste regole a meno che non sia impraticabile farlo. Questo cavillo potrebbe quindi fornire uno spiraglio per aggirare il testo. E a pagarne le conseguenze è il corso d’acqua.

Un portavoce dell’Agenzia per l’ambiente ha dichiarato che dal 2021 in poi sono state eseguite più di 7.000 ispezioni nelle aziende agricole, anche con immagini satellitari e riprese da parte di droni, ed è stato richiesto agli agricoltori di effettuare oltre 11.400 azioni di miglioramento, anche intorno al fiume Wye: si va dallo stoccaggio dei liquami alla gestione dei nutrienti. Ma forse tutto questo non è abbastanza.

Intanto nella giornata di oggi l’Herefordshire Council, l’autorità amministrativa dell’omonima contea inglese, è diventato il primo consiglio locale del Regno Unito ad accogliere un fiume come parte del consiglio.

Così si è tenuta una cerimonia incentrata proprio sul Wye, in cui è stato espresso l’impegno a “portare il fiume nel consiglio”, aprendo la strada al riconoscimento del ruolo essenziale dei fiumi nel tessuto della vita.

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