Ambiente

Al via Fieragricola, ma la tensione è alta

Da oggi e fino al 3 febbraio Verona ospiterà la rassegna internazionale dell’agricoltura. Con le proteste che si espandono nel Paese, alcuni manifestanti si sono dati appuntamento davanti ai cancelli di Veronafiere
Credit: Anna Shvets  

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31 gennaio 2024 Aggiornato alle 12:00

Mentre l’Europa agricola si sta infiammando con proteste che si allargano a macchia d’olio, e che in Italia sono arrivate fino a Melegnano, Verona è pronta ad accogliere fino a sabato 3 febbraio la 116ª edizione di Fieragricola, la rassegna internazionale di agricoltura.

L’esposizione, che sarà allestita a Veronafiere, prevede 11 padiglioni dedicati, con 820 aziende italiane e non che hanno organizzato convegni per rispondere alle esigenze di formazione del settore. A inaugurare l’evento, che ha aperto le porte quest’oggi alle 11, ci sarà anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

«Fieragricola anche per questa 116ª edizione presenta le innovazioni, le tecnologie e le soluzioni per la cresciuta dell’agricoltura, un settore strategico in ambito economico e sociale, chiamato a rispondere alle esigenze di un incremento della popolazione mondiale, a migliorare produttività e resilienza di fronte ai cambiamenti climatici, garantendo redditività agli imprenditori agricoli», spiega Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere.

Dunque, il format espositivo abbraccerà tutti gli elementi chiave del settore, dalla meccanica alla zootecnia, dalle colture specializzate alle energie rinnovabili, dalla chimica verde alle tecnologie hi-tech per la crescita dell’agricoltura sostenibile.

«Con Fieragricola, inoltre – prosegue Bricolo – Verona ospita convegni e approfondimenti utili per la formazione e la crescita professionale e si conferma una piazza privilegiata di ascolto e confronto costruttivo tra mondo produttivo, stakeholder e istituzioni per il futuro dell’agricoltura italiana ed europea».

In questi giorni, quindi, Verona diventa la capitale dell’agribusiness, e saranno affrontati anche approfondimenti sulla gestione della crisi climatica, una delle sfide più importanti per il comparto.

In particolare, l’argomento sarà affrontato proprio oggi, con l’evento “L’agricoltura nel clima che cambia: strategie, pratiche, tecnologie per la mitigazione e l’adattamento”, a cui prenderanno parte Monia Santini, direttrice dell’Istituto della resilienza climatica, Massimo Iannetta, responsabile Divisione Biotecnologie e agrindustria di Enea, il prof Mario Pezzotti, docente di genetica agraria presso l’Università di Verona e il parlamentare europeo Paolo De Castro.

«I cambiamenti climatici saranno il tema portante di questa 116ª adizione di Fieragricola. Negli ultimi anni hanno influito sulle produzioni agricole con danni che hanno toccato i 6 miliardi di euro nel 2023», spiega Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.

E prosegue: «Oltre a uno speciale ciclo di conferenze che analizzerà il problema insieme a scienziati, tecnici, accademici e istituzioni, Fieragricola 2024 punta sull’Agricolutra 4.0 e sue applicazioni pratiche con presentazione di case history, ampliando la platea di espositori che offrono tecnologie digitali, robotica, intelligenza artificiale, gestione e tecniche di risparmio delle risorse idriche e produzione di energie rinnovabili in agricoltura. Tutte soluzioni per un’agricoltura resiliente di fronte ai cambiamenti climatici e più sostenibile a livello di emissioni e tutela del suolo».

Proteste alle porte

La tensione per l’evento, però, è alta: la protesta dei gilet verdi ha raggiunto anche l’Italia, e i comitati da varie aree del Paese stanno cercando un coordinamento per dare il via a una protesta nazionale.

Mentre il Coordinamento nazionale riscatto agricolo ha organizzato manifestazioni simultanee in 10 diverse città italiane, gli organizzatori delle proteste locali si sono dati appuntamento a Verona, proprio davanti ai cancelli della fiera, per un presidio e un confronto alla luce di una della più importanti manifestazioni del settore.

Il sostegno ai manifestanti arriva sia dalla politica che da alcune realtà agricole. Per esempio, ha espresso il suo sostegno il deputato leghista Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura: «La Lega è a fianco degli agricoltori che in tutta Europa si stanno sollevando contro le politiche scellerate di Bruxelles».

Ancora, la Copagri ha dichiarato di essere al fianco degli agricoltori che stanno protestando in maniera autonoma e trasversale, ribadendo la necessità di una revisione delle politiche europee: in questo scenario, Tommaso Battista, presidente dell’associazione, ha dichiarato: «Facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i manifestanti affinché continuino a prevalere le ragioni pacifiche e costruttive del dissenso».

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