Futuro

Unione europea: parte la corsa per accogliere il futuro

Dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità fino alle fake news, le istituzioni Ue affrontano temi cruciali. La deadline? Le elezioni di giugno
Credit: Alex Shuper  

Tempo di lettura 3 min lettura
15 gennaio 2024 Aggiornato alle 20:00

Per i temi dell’ambiente e della sostenibilità sarebbe certamente utile avere un quadro certo nell’ambito dell’Unione europea prima delle elezioni che a giugno 2024 rinnoveranno il Parlamento. L’intelligenza artificiale, le fake news, le norme per le imprese: i fronti da definire in meno di sei mesi sono davvero tanti e importanti. Così, in questa corsa contro il tempo, le istituzioni lavorano a pacchetti di misure che guardino al futuro.

In primo luogo c’è tutto il capitolo delle regole e degli standard ambientali per le aziende. Si punta a una direttiva che racchiuda un insieme di doveri all’insegna della sostenibilità, della transizione energetica, delle catene globali di approvvigionamento e della protezione dei diritti umani, argomenti interconnessi tra loro.

Intanto Europarlamento, Consiglio e Commissione hanno raggiunto un’intesa nel trilogo a fine 2023 e ora si procederà alla concretizzazione formale del documento. Le aziende dovranno pianificare programmi climatici in linea con gli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi, con le indicazioni Ocse e con i valori delle Nazioni Unite. L’aspetto rivoluzionario di questo step sta nel fatto che si passerà dalla responsabilità sociale d’impresa di stampo semplicemente volontario all’obbligatorietà imposta dall’Ue.

Per quanto concerne l’informazione, inoltre, l’European Media Freedom Act intende tutelare maggiormente la professionalità dei giornalisti e la libertà d’espressione delle testate. Si pensa a esempio a come vietare l’utilizzo di spyware sui cronisti.

Guardando al mondo dei media, poi, entra subito in gioco la discussione sull’intelligenza artificiale. C’è un testo in corso di elaborazione che dovrebbe arrivare a compimento con la primavera, portando così a un vero e proprio regolamento da rispettare.

Sul fronte dell’ambiente e della sostenibilità sono in dirittura d’arrivo importanti traiettorie istituzionali, seppure un po’ tecniche.

Nel 2024 a esempio entrano in vigore alcuni atti già varati che si occupano di gestire il complicato mondo delle obbligazioni verdi ed ecologiche. A questo, da fine anno, si affiancherà il regolamento 2023/1115 che permetterà l’entrata nel mercato europeo esclusivamente a prodotti che non contribuiscono alle deforestazioni.

Nel frattempo il Digital Services Act è entrato in vigore per i grandi portali con più di 45 milioni di utenti in Europa, da Google a Amazon, già dallo scorso agosto 2023. A partire da febbraio 2024 questo documento, considerato alla stregua di una nuova costituzione elettronica dell’Ue, sarà operativo per tutto il web, coinvolgendo cittadini, istituzioni e piccole-medie imprese.

Mentre il regolamento del digitale diventa pienamente effettivo, si riformano la cooperazione giudiziaria civile e la giustizia ma soprattutto si stilano direttive per rafforzare le soglie della cybersicurezza all’interno dell’Unione Europea. Si tratta di una materia sempre più sentita e prioritaria, che probabilmente arriverà a una svolta entro il prossimo autunno.

Leggi anche
Giornata Mondiale della pace
di Elisa Lignoli 3 min lettura
Lavoro
di Alexandra Suraj 7 min lettura