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Perché le persone credono negli oroscopi?

L’astrologia è un’arte divinatoria antica ma, ancora oggi, molti credono fermamente nelle previsioni astrali, pur sapendo che non vi è nessun fondamento scientifico alla base: ecco perché.
Credit: Josh Rangel
Tempo di lettura 4 min lettura
28 gennaio 2024 Aggiornato alle 09:00

Tanto antica quanto controversa, la pratica dell’astrologia rimanda le prime testimonianze a molti millenni fa, in Mesopotamia. I babilonesi furono i primi a credere che tra il moto del cielo e gli avvenimenti terreni temporali vi fosse una corrispondenza. A quell’epoca l’universo era un mistero assoluto e ogni sua manifestazione (come le comete o le eclissi) era temuta, perché interpretata come testimonianza di una volontà superiore o segno di accadimenti positivi o negativi.

Con il tempo, l’astrologia ha resistito al progresso scientifico e all’evoluzione della scienza, mantenendo intatta l’aura di fascino e interesse. Molte persone, infatti, ancora oggi ci credono e si affidano abitualmente agli oroscopi per scoprire come andranno le loro giornate o stilare profili caratteriali. Ma come si spiega questo fenomeno tanto diffuso quanto privo di fondamento scientifico?

Secondo gli psicologi la risposta potrebbe trovarsi nel bisogno di definire la nostra personalità e quella degli altri e nel modo in cui percepiamo la realtà, modellando su di essa parte delle nostra aspettative. Il fatto che i pianeti influenzino il carattere e la personalità è una credenza molto più accettata rispetto a quella di leggere nelle stelle una qualche forma di futuro.

Buona parte dei sostenitori di oroscopi è costituita da curiosi occasionali e finti cultori. Per chi studia il fenomeno, la possibilità di “conoscere” una persona attraverso le caratteristiche attribuite genericamente a un segno zodiacale rispetto a un altro, nonostante questo si manifesti in maniera comune anche a tutte le persone appartenenti a quel determinato segno, è molto rassicurante. Inoltre, gli esperti sostengono che, se a volte ci sembra che gli oroscopi facciano centro (oddio ma parla davvero di me?), è perché la mente ci “inganna”.

Questo effetto di conforto viene riscontrato anche quando leggiamo come viene definito il nostro carattere secondo gli astri. Una personalità per poter essere “indossata” da diverse persone deve necessariamente essere raccontata con un linguaggio vago, ma non troppo generico, in modo da avere le sembianze di un profilo personale credibile, nel quale ciascuno di noi si possa identificare. Se invece il nostro carattere viene descritto da un amico o da un conoscente, talvolta, ci irritiamo e la conversazione diventa meno rassicurante; forse perché chi ci conosce può essere più preciso?

Alcuni studi sulla percezione hanno suggerito come la mente umana interpreta e adatta alla propria situazione ogni informazione che raccoglie. Pertanto, nelle parole di un astrologo o tra le righe di un oroscopo, le persone tendono a cogliere inconsapevolmente tutte quelle informazioni che meglio si possono associare al proprio caso, ricordando in seguito solo quelle.

Un altro motivo per cui a volte sembra che gli oroscopi funzionino dipende dal fatto che chi ci crede si comporterà in modo inconscio da farli avverare. La predisposizione psicologica, infatti, influenza a tal punto il nostro modo di vivere le situazioni, da modificare la realtà. Si tratta dello stesso meccanismo con cui lo psicologo Richard Wieseman spiega anche la fortuna: coloro che si sentono sfortunati si aspettano di essere trattati male dagli altri, adottando di conseguenza un atteggiamento scontroso e di difesa, che attira l’antipatia.

In astrologia succede quindi qualcosa di verosimile: per fare avverare una predizione basta crederci. Se una persona legge sull’oroscopo che il suo amore ideale appartiene al segno del capricorno, a esempio, quando incontrerà qualcuno di quel segno si sentirà più forte, rassicurata dall’inevitabilità della conquista, utilizzando al meglio le sue doti di seduzione e di simpatia – aumentando le probabilità di successo.

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