Diritti

Body positivity: il 43% delle donne non si piace

Su un campione di circa 1.000 intervistate, il 36% non ha un buon rapporto con il proprio corpo e il 38% si controlla scattandosi selfie o guardando il riflesso nelle vetrine. L’indagine di Eurispes e Associazione Filocolo
Credit: Polina Tankilevitch/ Pexels
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4 gennaio 2024 Aggiornato alle 14:00

La bellezza femminile è diventata un valore sociale, un’ambizione costante e un compito da portare a termine; per molte donne, infatti, sentirsi bella non diventa solo importante per il proprio benessere, ma a volte si trasforma in un requisito da soddisfare. L’indagine Piacersi e piacere. Il rapporto delle donne con il proprio corpo, condotta da Eurispes in collaborazione con l’Associazione Filocolo, ha analizzato da vicino questo aspetto, provando a rispondere alla domanda: come si vedono realmente le donne?

Seppur la maggior parte conferma di valutare positivamente il rapporto con il proprio corpo (64%), oltre un terzo di loro (36%) vive in maniera del tutto negativa il rapporto con il proprio aspetto fisico. Invece, dal punto di vista dell’età, l’indagine mostra che gli anni migliorano questa relazione: il 66% delle donne over 65 dichiara di aver fatto pace con il proprio fisico rispetto al 58,8% delle più giovani. Il questionario ha coinvolto un campione di 1.048 donne su tutto il territorio nazionale, distribuite in modo equo per fasce d’età dai 18 anni in su.

Per quanto riguarda l’aspetto esteriore, il 57% si piace mentre il 43% no. Nel caso di donne in coppia senza figli, il 63% si dichiara più soddisfatto del proprio aspetto esteriore rispetto a quelle che vivono da sole (54%) e alle mamme sole con figli (53%). Sebbene una nette maggioranza (75%) ritenga che curare il proprio aspetto esteriore ricopra una certa importanza, 1 intervistata su 10 non la pensa così.

Del resto, sentirsi belle è importante per curare il rapporto con se stesse per 7 donne su 10: questo può infatti influire positivamente sull’umore e sul modo di relazionarsi con gli altri, tanto che oltre la metà non esce di casa se prima non ha curato il proprio aspetto; addirittura, il 38% dichiara di “controllare” la propria immagine attraverso selfie, pause al bagno, sguardi fugaci in uno specchio o in una vetrina.

Inoltre, per alcune di loro, sentirsi bella influisce positivamente anche sulle prestazioni lavorative (42,5%): un tratto che le fa apparire più potenti e determinate (39%), anche se il trend si riduce con il passare degli anni. In ogni caso, i trattamenti estetici scelti dalle donne sono soprattutto quelli per contrastare l’aumento di peso (57%) e gli effetti del tempo (44%). Il 41% si dichiara completamente angosciato dal cambiamento del proprio corpo: molte vorrebbero essere più magre. Inoltre, alcune donne del campionario ritengono che raggiungere il loro peso ideale le aiuterebbe a vivere meglio il rapporto con loro stesse (50%): questo permetterebbe di piacere più agli altri (30%).

7 donne su 10 dichiarano di aver ricevuto nel corso dell’anno giudizi sulla corporatura e, nello specifico, apprezzamenti per un avvenuto dimagrimento, venendo incoraggiate a prendersi maggiore cura del proprio aspetto esteriore; il 44% afferma di essere stato incoraggiato a ricorrere alla chirurgia estetica per “migliorare” alcune caratteristiche fisiche, mentre il 64% prova invidia nei riguardi delle donne ritenute più belle: un senso di inadeguatezza rispetto ai modelli femminili proposti sui social, nei film, nelle serie tv o nei programmi televisivi. Questo genera forti contrasti e in alcuni casi può nuocere alla salute mentale: poco meno di 1 donna su 10 dichiara di aver sofferto di bulimia e anoressia, mentre il 23% soffre di attacchi di fame nervosa.

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