Futuro

Vaccini senza ago, un futuro possibile

Come? Grazie agli ultrasuoni, capaci di spingere il vaccino negli strati superiori della pelle umana senza dolori o ferite
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11 dicembre 2023 Aggiornato alle 11:00

Hai paura degli aghi? Nessun problema, arrivano in soccorso gli ultrasuoni, che possono spingere i vaccini nel corpo umano senza utilizzare i famigerati aghi. In questo modo ti potrai vaccinare con la stessa tecnica utilizzata per fare le ecografie.

È il progetto messo a punto dalla dottoressa Darcy Dunn-Lawless dell’University of Oxford, insieme a un gruppo di ricercatori del Laboratorio biomedico di ultrasuoni, bioterapia e biofarmaceutica (Bubbl) dell’università inglese.

Una tecnica innovativa che permette di eliminare i dolori da vaccino e le procedure complesse di iniezione.

I ricercatori e le ricercatrici hanno mescolato molecole di vaccino con altre piccolissime molecole composte da proteine, in seguito hanno applicato questa miscela sulla pelle di alcuni roditori e l’hanno esposta agli ultrasuoni con un ecografo per un minuto e mezzo. Gli ultrasuoni sono riusciti a spingere le molecole verso l’interno della pelle, si sono formate delle piccole bolle che esplodevano man mano che il vaccino scendeva in profondità e hanno permesso a un numero sempre maggiore di molecole di penetrare.

A differenza della classica puntura quindi, che comporta la somministrazione di un farmaco attraverso la pelle tramite una siringa con un ago, la tecnica a ultrasuoni spinge il vaccino negli strati superiori della pelle, e questo basta per essere immunizzati. Questo processo viene chiamato “cavitazione” e riguarda la formazione e lo scoppio di bolle in risposta a un’onda sonora.

«Il nostro obiettivo  -  spiega la dott.ssa Dunn-Lawless a ScienceDaily  - è sfruttare le esplosioni di energia prodotte da queste bolle. In primo luogo per liberare i passaggi attraverso lo strato esterno delle cellule morte della pelle e consentire il passaggio delle molecole del vaccino. In secondo luogo per agire come una pompa che spinge le molecole dei farmaci in questi passaggi e, infine, per aprire le membrane che circondano le cellule».

La ricerca, che è stata presentata alla conferenza Acoustics 2023 a Sydney il 4 dicembre, ha rivelato inoltre che i roditori non mostravano nessun segno di dolore durante la procedura a ultrasuoni, e non c’erano nemmeno ferite sulla loro pelle. Questo dimostra come questo metodo possa essere messo in atto senza dolori o ferite particolari.

Ovviamente è ancora presto per poter utilizzare questa pratica sugli esseri umani e bisogna ancora esaminare l’affidabilità degli ultrasuoni e gli eventuali effetti collaterali. Secondo la dott.ssa Dunn-Lawless «Il principale potenziale effetto collaterale è universale per tutte le tecniche fisiche in medicina: se si applica troppa energia al corpo, è possibile danneggiare i tessuti».

Le bolle che si formano all’interno della pelle, per esempio, potrebbero rilasciare quantità troppo elevate di vaccino. Ma superando questi interrogativi e gli eventuali effetti collaterali, questa tecnica si rivela più efficiente di un’iniezione tradizionale e potrebbe contribuire a ridurre i costi dei vaccini, ancora molto elevati nel mondo.

Questo metodo darebbe un grande vantaggio anche nel superare l’agofobia, la paura degli aghi.

Secondo una ricerca dell’Università del Michigan, il 16% della popolazione adulta di diversi Paesi al mondo ha evitato le vaccinazioni per paura della siringa, in Italia la percentuale ammonta a circa il 10%.

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