Diritti

Lotta alla povertà: le proposte della Comunità di Sant’Egidio

In occasione della presentazione della guida Dove mangiare, dormire, lavarsi, l’organizzazione ha suggerito di destinare una parte dei fondi del Giubileo all’emergenza abitativa e al sostegno delle famiglie vulnerabili
Credit: Claudio Schwarz 
Tempo di lettura 4 min lettura
7 dicembre 2023 Aggiornato alle 18:00

Mentre l’Italia si confronta con una crescente povertà assoluta, la Comunità di Sant’Egidio si impegna a supportare coloro che vivono in condizioni di fragilità. Il presidente Marco Impagliazzo, in occasione della conferenza stampa tenutasi ieri presso la sede dell’associazione, durante la quale è stata presentata la nona edizione di Dove mangiare, dormire, lavarsi (definita da Impagliazzo “la Guida Michelin dei poveri”), ha proposto di destinare una parte dei fondi del prossimo Giubileo per affrontare le emergenze abitative e sostenere le famiglie più vulnerabili. Un’iniziativa che, se realizzata, rappresenterebbe un atto di giustizia sociale senza precedenti, promuovendo l’immagine di un’Italia che non lascia indietro nessuno.

Contestualmente alla presentazione di Dove mangiare, dormire, lavarsi, sono stati analizzati anche alcuni dati sulla povertà in Italia: secondo Istat, sono oltre 5,6 milioni le persone che vivono in povertà assoluta. Un numero spaventoso, che è destinato ad aumentare, alimentato dall’inarrestabile inflazione e dai costi crescenti dei beni di consumo.

In particolare, sono più colpite le famiglie numerose e con componenti anziani: un dato che evidenzia la necessità di interventi mirati. Inoltre, la crisi energetica e l’impennata degli sfratti contribuiscono ad acuire la situazione, mentre la povertà sanitaria si manifesta con una significativa percentuale di persone che rimandano le cure per mancanza di risorse.

Le proposte di Sant’Egidio

La Comunità di Sant’Egidio, da sempre impegnata a sostenere le fasce più deboli della società, ha avanzato 2 proposte cruciali per affrontare la crisi abitativa: la creazione di un fondo di sostegno alle locazioni per famiglie in povertà estrema e l’utilizzo di immobili vuoti attraverso affitti calmierati.

Secondo Impagliazzo, inoltre, il prossimo Giubileo potrebbe essere l’occasione perfetta per una “restituzione” ai più bisognosi: i fondi destinati a questo evento, se gestiti in modo intelligente e coordinato tra Governo, Regioni e Comuni, potrebbero infatti contribuire significativamente a migliorare la situazione delle famiglie in difficoltà.

«Realizzare questi due obiettivi sarebbe un atto di giustizia e un vantaggio per l’intera collettività, segno di un’Italia che non lascia indietro nessuno. Del resto, la pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo», ha dichiarato il presidente della Comunità.

«Il Giubileo, che riprende l’idea sabbatica di una redistribuzione dei beni e, più in generale, delle ricchezze prodotte, può essere il momento adatto per una “restituzione” a chi ha più bisogno. Un’operazione da fare in modo intelligente, con una cabina di regia tra governo, Regioni, Comuni e società civile, perché si possa ripartire insieme senza dimenticarsi di nessuno», ha concluso.

Ma la solidarietà di Sant’Egidio va oltre le parole, La comunità, infatti, ha risposto attivamente e con forza alle richieste d’aiuto nel corso del 2023, distribuendo 250.000 pacchi alimentari e aprendo nuovi centri di distribuzione. Nel complesso, i pasti offerti sono cresciuti a oltre 320.000; inoltre, l’iniziativa A Natale aggiungi un posto a tavola permette a tutti coloro che vorranno di contribuire a offrire un pranzo dignitoso a chi è in difficoltà durante le festività.

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