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Giubileo 2025: i lavori procedono tra progressi e incertezze

Tra alti e bassi, le messe in opera dei progetti previsti per Roma entro il 2025 avanzano. Sarà pronta la capitale ad accogliere i 32 milioni di pellegrini previsti in vista dell’Anno Santo?
Credit: NIcolas Lelclecq 
Tempo di lettura 3 min lettura
20 novembre 2023 Aggiornato alle 12:00

A poco più di un anno dall’apertura della Porta Santa da parte del Papa, che darà il via al Giubileo 2025, la Capitale si trova a far fronte a un quadro ambiguo riguardo allo stato di avanzamento delle opere previste.

Su un totale di 189 interventi pianificati attraverso i due dpcm approvati rispettivamente a gennaio e giugno, per un finanziamento complessivo di 3,4 miliardi di euro (di cui 1,3 miliardi provenienti dai fondi giubilari e 500 milioni assegnati al programma Pnrr Caput Mundi), attualmente sono in corso solamente 12 progetti, rappresentando il 6,3% del totale e un investimento complessivo di 493 milioni di euro.

Tra gli interventi già avviati, il sottovia di piazza Pia, con un budget di 70 milioni di euro, e la manutenzione straordinaria delle strade, con un investimento di 200 milioni per le vie consolari e 47 milioni per le strade principali.

Inoltre, ci sono 17 progetti pronti al decollo entro l’inizio del 2024, mentre altri 12 sono in fase di gara e 130 in fase di progettazione. Tuttavia, per 18 progetti il destino è più incerto: tra questi, il complesso progetto Caput Mundi, che comprende ben 355 interventi su oltre 230 siti archeologici e culturali di Roma e del Lazio.

Un progetto, questo, che è parte della proposta di revisione del Pnrr in fase di negoziazione con la Commissione Ue, per la cui riuscita si sta discutendo la possibilità di accorpamenti al fine di ottimizzare le risorse e accelerare l’avanzamento.

Nonostante le incertezze, il 95% delle opere è ritenuto “sotto controllo”, con oltre la metà in linea con il cronoprogramma e il restante 40,7% in leggero ritardo. Anche se per il 4.8% delle opere sono scattati allarmi rossi, segnalando criticità tali da minacciare il rispetto degli obiettivi giubiliari.

Per esempio, a rischio il parcheggio interrato di Lungotevere Castello, oggetto anche di un ricorso legale. Ancora, altri 4 interventi, tra cui il piano 5G e la fornitura di bus a metano, sono già finiti in tribunale.

In un incontro bilaterale tra il Governo e la Santa Sede avvenuto a Palazzo Chigi sono stati discusse numerose tematiche cruciali per il Giubileo, tra cui sicurezza, sanità, protezione civile, visti e trasporti.

Nonostante le preoccupazioni, però, questo incontro è stato definito “proficuo e intenso”: la cabina di regia, presieduta dal sottosegretario della Presidenza dei Ministri, Alfredo Mantovano, continuerà a monitorare l’andamento dei lavori, assicurando che la crisi dei rifiuti è rientrata e che, secondo le parole del sindaco Roberto Gualtieri, la progettazione degli interventi non ancora avviati saranno completate entro il primo trimestre del 2023.

Un punto di forte attrito nella panoramica dei lavori previsti è quello tra il Campidoglio e Rfi: in programma, infatti, ci sono 4 interventi strategici sulle stazioni per “rivoluzionare il ferro” a Roma: ma la gara deserta per il nodo di interscambio nel quartiere Pigneto ha sollevato numerose polemiche, portando a un imminente incontro per chiarire la situazione e programmare un terzo tentativo.

Insomma, per Roma la sfida è grade, ma l’impegno è massimo: sarà pronta la capitale ad accogliere dignitosamente il flusso previsto di 32 milioni di pellegrini durante il 2025?

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