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Giubileo 2025: Roma presenta i primi interventi

In programma 87 progetti per 1,8 miliardi di euro più 500 milioni dal Pnrr, per la realizzazione del piano Caput Mundi
Papa Francesco in Piazza Sa Pietro nel novembre 2016, durante l'udienza giubilare in Città del Vaticano
Papa Francesco in Piazza Sa Pietro nel novembre 2016, durante l'udienza giubilare in Città del Vaticano Credit: EPA/OSSERVATORE ROMANO
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
16 gennaio 2023 Aggiornato alle 11:00

Il 12 gennaio è stato presentato a Palazzo Chigi il primo gruppo di interventi previsti per il Giubileo 2025. Nel programma, 32 progetti di riqualificazione e valorizzazione, altri 23 relativi a accessibilità e mobilità, 8 dedicati al capitolo accoglienza e partecipazione e 24 per ambiente e territorio. Per uno stanziamento di 1 miliardo di fondi giubilari e 1,8 miliardi di risorse complessive, a cui si aggiungono ulteriori 500 milioni di euro che riguardano invece i 335 interventi già definiti con i fondi del Pnrr per la realizzazione del Piano Caput Mundi.

«Quello di oggi è un atto fondamentale, e ringrazio il Governo che ha lavorato tempestivamente dopo l’insediamento» ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «Assicureremo tutta la collaborazione e l’impegno per fare in modo che la Capitale e la nazione siano pronti a ospitare milioni di pellegrini da tutto il mondo», la replica della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Riqualificazione

Nell’ambito della riqualificazione dello spazio pubblico sono stati individuati, tra gli altri, diversi interventi che riguardano l’area del Vaticano, come la realizzazione del sottovia di piazza Pia, la riqualificazione dei percorsi pedonali di via Ottaviano-San Pietro, stazione San Pietro, via Gregorio VII e il restauro dei paramenti murari di Porta Angelica.

Nello stesso ambito sono previsti gli interventi di manutenzione della viabilità principale, compresi i marciapiedi, il lungotevere e i relativi ponti, la riqualificazione di piazza dei Cinquecento e della stazione Termini, del mercato di via Sannio nei pressi della basilica di San Giovanni, la valorizzazione dell’area archeologica centrale e il potenziamento dell’illuminazione pubblica con sistemi di videosorveglianza.

Previsti interventi anche in periferia, inclusi il potenziamento dell’illuminazione degli svincoli del Grande raccordo anulare e il recupero del ponte dell’Industria.

Accessibilità e mobilità

Rientrano in questo capitolo la fornitura dei nuovi treni delle linee A e C della metropolitana, il completamento del rinnovo dell’armamento della linea A, la fornitura di nuovi bus ibridi e a metano e gli interventi per la manutenzione delle linee metro A e B.

Per la mobilità dolce e sostenibile nello specifico, è stato annunciato il collegamento ciclabile Monte Ciocci-San Pietro. Fanno riferimento alla mobilità privata i parcheggi attrezzati per i bus turistici, la razionalizzazione dell’innesto A24-Tangenziale Est e il parcheggio interrato a lungotevere Castello.

Accoglienza e partecipazione

Il piano prevede la realizzazione di un ostello della gioventù a Santa Maria della Pietà, un centro di eccellenza per persone con disabilità, un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora, 11 case dell’acqua e il potenziamento dell’offerta di bagni pubblici.

Ambiente e territorio

Nell’ambito della tutela del patrimonio naturalistico, sono stati inseriti interventi relativi alla creazione di parchi pubblici d’affaccio e oasi naturalistiche sul Tevere, interventi di riqualificazione e valorizzazione delle sponde del Tevere e interventi sul verde di alcune ville storiche.

«Per non sprecare questa occasione storica e rilanciare la Capitale servono progettazione, meno burocrazia e procedure più veloci», ha dichiarato Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl (Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini) di Roma.

«Non possiamo nascondere la nostra preoccupazione per la tenuta amministrativa – ha aggiunto – Chiediamo che tutti i lavori del Giubileo siano realizzati all’insegna della qualità del lavoro, a partire dalla massima sicurezza per gli addetti, con un monitoraggio costante da parte degli organi di controllo dell’Amministrazione e la massima attenzione per evitare le infiltrazioni malavitose».

«Purtroppo nel 2022 – ha concluso - nei cantieri romani hanno perso la vita 9 operai: erano 13 anni che non si raggiungeva un numero così alto di vittime».

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