Giubileo 2025: perché è una sfida per Roma?

Il 24 dicembre 2024 le mani di Papa Francesco spalancheranno la Porta Santa di San Pietro. In quel momento, inizierà il Giubileo 2025 a Roma, il secondo sotto il pontificato di Bergoglio dopo quello straordinario voluto nel 2015. Mancano meno di 2 anni all’avvio dell’anno speciale di grazia che si concluderà il 6 dicembre del 2026, dedicato all’indulgenza plenaria di tutti i fedeli che si recheranno nella capitale della Chiesa cattolica per chiedere la remissione dei peccati.
Ma per Roma il Giubileo è molto altro: è l’occasione per tentare di raggiungere il passo svelto delle altri capitali europee con l’avvio di numerosi cantieri e opere da lasciare «in eredità alla città e ai romani», per usare le parole del sindaco Roberto Gualtieri, commissario straordinario del Giubileo. La sfida per la città eterna è tra le più impegnative. Roma, infatti, si troverà a gestire quasi 4 miliardi di euro per la realizzazione di opere attese da anni che hanno l’intento di restituire al mondo la bellezza di una città sofferente, ingolfata e piena di contraddizioni.
Il timore di un successo parziale
«Ad ogni Giubileo non si riesce mai a completare l’intero numero di opere che si è prefissati - ha detto a inizio anno il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano - Il nostro obiettivo è ridurre al minimo questo residuo, lasciarlo a una dimensione fisiologica». L’impressione è che Roma e lo stesso Governo mettano in conto già da ora un successo parziale dei progetti in cantiere.
Un timore che si è concretizzato sin dal principio: «C’è stato un po’ di ritardo perché la caduta del Governo ha fatto sì che il decreto sia stato varato qualche mese dopo», ha dichiarato Gualtieri che il 14 marzo ha partecipato alla quarta riunione della cabina di coordinamento del Giubileo 2025 per fare il punto riguardo l’avanzamento dei progetti (la prossima riunione è fissata al 4 aprile).
Fa ben sperare il fatto che il Campidoglio non sarà abbandonato a se stesso nella delicata procedura di appalto dei fondi stanziati: a occuparsene, accanto a Roma Capitale, sarà la Giubileo 2025 s.p.a., una società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
I fondi per il Giubileo di Roma
Per adesso sono 87 le opere che dovrebbero vedere la luce entro l’inizio del Giubileo. Sono state previste dal Dpcm varato dal Governo Meloni il 15 dicembre 2022 in cui sono elencate le “opere indifferibili e urgenti” per un totale di 1,8 miliardi di euro a cui si aggiungono altri 500 milioni previsti dal Pnrr per i 355 interventi del piano Caput Mundi, per il “recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma e del Lazio”.
A tutti questi progetti, però, vanno aggiunti altri 300 milioni di euro per ulteriori 48 opere che saranno oggetto di un secondo Dpcm la cui stesura “procede”, fanno sapere da Palazzo Chigi: “Il Dpcm – assicurano – dovrebbe vedere la luce in tempi brevi”.
Grandi investimenti per la viabilità
Il capitolo di spesa più cospicuo (200 milioni di euro) è destinato alla viabilità con interventi su 48 grandi arterie che attraversano la Capitale a cui si aggiungono ulteriori 50 milioni di euro per la manutenzioni di strade e 25 milioni per la sistemazione dei marciapiedi. Si procede con la riqualificazione di piazza del Risorgimento, dove dovrebbe vedere la luce un parcheggio interrato (di cui è stata avviata la progettazione) come quello previsto anche sul Lungotevere Castello.
Un altro cantiere, invece, sarà dedicato alla mobilità ciclabile con la realizzazione di una pista di circa 1 km tra San Pietro e Monte Ciocci. Grande attenzione meritano, poi, le piazze a ridosso della stazione Termini: piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica, infatti, saranno interessate da una riqualificazione generale per un importo complessivo di 30 milioni di euro.
Dal Vaticano a Tor Vergata
La seconda grande voce di investimento è, ovviamente, dedicata all’area del Vaticano. Entro giugno 2023 sarà avviato il cantiere per la realizzazione del sottovia di piazza Pia (70 milioni di euro) con l’intento di smaltire il traffico dell’area realizzando un percorso pedonale in uno dei punti più suggestivi di Roma: quello che conduce da Castel Sant’Angelo a via della Conciliazione, arrivando fino a San Pietro. 2 milioni di euro saranno destinati alla riqualificazione dell’area verde circostante Castel Sant’Angelo e altri 2 alle zone pedonali vicine alla Basilica di San Giovanni in Laterano i cui lavori dovrebbero partire a ottobre 2023.
I 335 interventi previsti dal piano Caput Mundi e stanziati con fondi del Pnrr puntano proprio a riqualificare siti archeologici e culturali per valorizzare percorsi, monumenti e chiese di Roma meno noti ai turisti. I fondi per il Giubileo, invece, saranno destinati anche alle chiese di periferia e all’accoglienza dei pellegrini in arrivo. In cantiere c’è anche la realizzazione a Pietralata di un centro dedicato a persone con disabilità e di uno per persone senza dimora.
A tutto ciò si aggiunge la riqualificazione di diverse zone del Lungotevere con interventi di manutenzione dei ponti, delle aree verdi e di illuminazione. Senza dimenticare l’attenzione riservata Tor Vergata: il quartiere è candidato a ospitare Expo 2030, un’altra scommessa per Roma. Per questo, 24 milioni di euro dovrebbero essere investiti in parte per completare il collegamento tra Tor Vergata e l’autostrada A1, in parte per la sistemazione delle Vele di Calatrava (l’area che ospiterebbe l’evento nel caso in cui l’Expo si dovesse svolgere nella Capitale).
Trasporti pubblici
In previsione di una città presa d’assalto più del solito in occasione del Giubileo 2025, Roma si prepara a potenziare il suo trasporto pubblico. A partire dalla linea A della metropolitana che congiunge la stazione Termini a Ottaviano, la fermata a ridosso di San Pietro; per la tratta è previsto l’acquisto di 30 nuovi treni. Interventi di manutenzione saranno riservati anche alla linea B e al potenziamento della linea C, i cui lavori proseguono da anni.
Non sarà tralasciato, inoltre, il trasporto pubblico su superficie, con l’acquisto di 110 nuovi bus ibridi (44 milioni di euro) e 244 a metano (69 milioni di euro). L’aumento della flotta dei mezzi Atac andrà di pari passo al potenziamento del piano fermate della città con circa 60 milioni destinati a migliorare gli arrivi e le partenze in tempo reale dei mezzi e ad aumentare le fermate in prossimità del Vaticano e dei luoghi che ospiteranno i vari eventi del Giubileo 2025.