Ambiente

Povertà energetica: un problema per 2,2 milioni di famiglie

L’emergenza in Italia colpisce soprattutto chi ha due o più figli a carico e abita nel Centro e nel Sud e nelle aree periferiche. Il 2024 preoccupa ancora di più: la quota potrebbe aumentare dall’8,5% al 12%
Credit: Victória Kubiaki 

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28 novembre 2023 Aggiornato alle 17:00

In Italia 2,2 milioni di famiglie attualmente sono in condizioni di povertà energetica. È una media ma il problema è che potrebbe peggiorare.

Il nodo è la difficoltà o incapacità di procurarsi un paniere minimo di servizi e beni energetici quali riscaldamento, illuminazione, raffreddamento o gas, il minimo indispensabile per poter vivere in maniera dignitosa insomma.

Il tema colpisce soprattutto chi ha due o più figli a carico e abita nel Centro e nel Sud della Penisola, nei Comuni entro i 50.000 abitanti e nelle aree periferiche. Questi nuclei familiari, minori inclusi, vivono in edifici poco salubri, spesso con forti carenze dal punto di vista della luce, dei caloriferi o al contrario dei sistemi per il raffrescamento.

D’altra parte la povertà energetica nello Stivale ha un andamento abbastanza stabile, come se fosse un fenomeno ormai radicato e consolidato.

Nel 2021 il suo indicatore era cresciuto di mezzo punto percentuale rispetto al 2020, l’anno dello scoppio della pandemia di Covid-19, arrivando a riguardare circa 125.000 famiglie in più. Da allora è rimasto intorno a quota 8,5% per 24 mesi fino a oggi.

Le previsioni per l’anno prossimo non sono buone. Si teme che l’indicatore possa raggiungere la quota del 9%, specialmente se i costi delle bollette continuassero a essere elevati come sono adesso. Significa che risulterebbe in povertà energetica quasi un nucleo ogni dieci. Non solo. Se le spese dovessero aumentare ulteriormente, la percentuale arriverebbe addirittura fino al 12%, perché in effetti le famiglie non riusciranno a pagare le bollette. Queste informazioni emergono dal rapporto Oipe - Osservatorio Italiano Povertà Energetica - e dalle rielaborazioni dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Proprio questa settimana, mercoledì 22 novembre 2023, il Banco dell’energia ha tenuto a Roma la sua quinta assemblea plenaria dal titolo Insieme per contrastare la povertà energetica, riunendo tutti i firmatari del suo manifesto, tra nuove collaborazioni e partnership con grossi attori del settore: forte del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ottenuto a luglio, è una vera e propria rete di aziende, associazioni, enti di ricerca e organizzazioni del terzo settore, che condividono l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i referenti istituzionali su questi argomenti.

Così allo stesso tavolo si sono seduti il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, grandi player energetici come A2A, Edison, Plenitude e Iren, fondazioni di origine bancaria come Fondazione con il Sud e importanti associazioni del terzo settore come Croce Rossa. Durante l’incontro, sono stati presentati progetti per sostenere oltre 2.000 famiglie.

In generale dal 2016 a oggi, per combattere la povertà energetica, il Banco dell’energia ha raccolto e distribuito più di 10 milioni di euro nell’avvio di oltre 70 progetti a sostegno di oltre 13.000 persone su tutto il territorio nazionale e nel 2024 il suo network è pronto per nuovi aiuti.

E mentre si parla della crescente “poli-crisi”, già riscontrata dal 64% dei nostri connazionali in difficoltà nella ricerca Ipsos Italia, sono sempre di più gli italiani - ora quattro su cinque - preoccupati dagli aumenti dell’energia.

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