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Amal Tinti: «A 26 anni ho capito di essere una ragazza nera in Italia»

Nata in Somalia, cresciuta a Roma, abita a Londra: la #storiadisvolta di questa content creator ha però a che fare con una presa di coscienza improvvisa. Che le ha permesso di guardare il mondo con occhi nuovi
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4 marzo 2022 Aggiornato alle 21:00

«Riconoscere il fatto che ero una persona nera in Italia: può sembrare una cosa un po’ surreale, eppure è stata questa la vera svolta della mia vita». Amal Tinti, 33 anni, content creator nata in Somalia, cresciuta a Roma e oggi barista a Londra, spiega come «molti ragazzi di seconda generazione, soprattutto gli afro-discendenti che crescono in città prettamente bianche, tendono a interiorizzare il concetto di “bianchezza”».

«Avevo 26 anni e quella presa di coscienza mi ha destabilizzato, portandomi un sacco di domande. Ho cominciato a vedere tutto quello che mi ruotava intorno, dai film ai rapporti interpersonali, in una chiave differente».

Da agosto a novembre del 2021 Amal è partita da Londra, dove vive, per un viaggio on the road in giro per l’Italia a bordo di un van che è diventato la sua casa. Le fughe si sono susseguite una dietro l’altro anche prima, «quando Roma mi stava stretta, mi sono trasferita in Australia». La vita nel continente dall’altra parte del mondo ha portato a un’altra svolta, la consapevolezza dell’impatto ambientale che le nostre azioni quotidiane hanno sul clima.

Negli anni, il rapporto con la natura è diventato sempre più importante: «A Londra ho cominciato a vivere cercando di prestare estrema attenzione a ciò che compravo e consumavo» spiega Amal, «ma sono arrivata a un punto in cui mi privavo quasi di tutto per paura di inquinare. Il furgoncino con cui ho viaggiato per 4 mesi è stato un perfetto compromesso, ho cercato di costruirlo in maniera ecosostenibile - il 75% dei materiali è di recupero - cercando di vivermi al massimo quell’esperienza».