Diritti

Congo: l’Oms ha offerto 250 dollari alle donne violentate dai suoi dipendenti

Sarebbero almeno 100 le vittime di abusi sessuali commessi da 21 medici dell’Organizzazione mondiale della sanità tra il 2018 e il 2020
Credit: United Nations Photo/flickr.
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15 novembre 2023 Aggiornato alle 20:00

Una delle principali missioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Africa è di recente diventata teatro del suo peggiore scandalo. In Congo, i funzionari dell’Oms impegnati nel contrasto all’epidemia di Ebola avrebbero infatti violentato oltre un centinaio di donne a cui sono stati offerti 250 dollari di risarcimento ciascuna.

Secondo i documenti di cui Associated Press è entrata in possesso, l’importo offerto alle donne che hanno denunciato gli abusi è inferiore alle spese sostenute in un solo giorno dagli operatori delle Nazioni Unite che lavorano nella capitale congolese e sarebbe sufficiente per coprire le spese necessarie per appena 4 mesi di vita nel Paese.

Le denunce delle donne hanno attirato l’attenzione dell’Oms che ha deciso di fornire una somma in denaro vincolata al completamento di alcuni corsi di formazione destinati ad aiutare le vittime ad avviare “attività generatrici di reddito”. Sembra che con questa modalità l’Oms abbia tuttavia tentato di aggirare la policy delle Nazioni Unite, secondo cui non è possibile pagare le riparazioni dei danni alle vittime.

Le violenze sessuali sarebbero avvenute tra 2018 e 2020, ma ancora oggi molte donne congolesi che hanno subito gli abusi non hanno ricevuto nessuna forma di supporto. L’Oms ha affermato in un documento riservato che circa un terzo delle vittime conosciute era “impossibile da localizzare”, mentre quasi una dozzina di donne avrebbe rifiutato la sua offerta.

Secondo Paula Donovan, che co-dirige la campagna Code Blue per eliminare quella che viene chiamata “impunità” per cattiva condotta sessuale all’interno delle Nazioni Unite, ha definito questi pagamenti «perversi»: «È già successo che le Nazioni Unite dessero alle persone del denaro per aumentare i loro mezzi di sussistenza, ma combinare questo con un risarcimento per una violenza sessuale, o un crimine che comporta la nascita di un bambino, è impensabile», ha detto.

L’Oms dice infatti di aver contribuito a sostenere le spese mediche di 17 bambini nati a seguito di sfruttamento e abuso sessuale. In alcuni casi, alle vittime è stato offerto un risarcimento diretto da parte dei medici che hanno commesso la violenza, compreso un appezzamento di terreno e l’assistenza sanitaria.

Finora, un gruppo di inchiesta commissionato dall’Oms ha individuato almeno 83 autori del reato durante l’operazione sanitaria sul campo contro l’Ebola, inclusi almeno 21 membri dello staff dell’Organizzazione, ma solo 5 di loro sono stati licenziati dal 2021. Quell’anno i dirigenti erano stati informati delle accuse di sfruttamento sessuale in Congo, ma nessuno di loro è intervenuto per fermare le violenze né è stato finora licenziato.

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