Economia

Crisi clima: cosa sono i cat bond?

Le “obbligazioni catastrofe” sono emesse dalle compagnie assicurative per trasferire parte dei rischi legati a eventi meteo estremi verso altri soggetti, per ridurre così la propria esposizione a terremoti o alluvioni
Credit: Clay Banks 

I cat bond (o, più correttamente, catastrophe bond, ossia “obbligazioni catastrofe”) sono strumenti di debito con alto rendimento grazie ai quali le compagnie che operano nel settore assicurativo provvedono a raccogliere fondi nel caso in cui si dovessero verificare catastrofi naturali.

I cat bond sono, a tutti gli effetti, titoli obbligazionari: trasferiscono da un soggetto emittente agli investitori il rischio di un evento catastrofico eccezionale che, nella maggior parte dei casi, è di tipo naturale. Gli investitori, ovviamente, devono essere adeguatamente remunerati per poter supportare il rischio.

I catastrophe bond hanno fatto la loro apparizione negli anni ‘90, dopo che negli Stati Uniti si sono verificati 2 pesanti eventi naturali: l’uragano Andrew del 1992 e il terremoto di Northridge del 1994. Le obbligazioni permettono alle compagnie assicuratrici di ottenere i fondi nel momento in cui si realizzano particolari catastrofi, come le alluvioni, i terremoti o i tornado.

Cat bond, continuano i fenomeni estremi

I cambiamenti climatici in atto sembrano aver dato una spinta ai fenomeni estremi che, troppo spesso, si trasformano in vere e proprie catastrofi. Stando alle stime effettuate dal colosso della riassicurazioni Munich Re, nel 2022 ci sarebbero state perdite per 120 miliardi di dollari nel mondo.

Queste perdite sono andate a toccare Paesi come lItalia dove, almeno per il momento, non è obbligatoria una copertura assicurativa contro le catastrofi naturali. Nel tentativo di andare a tamponare questa falla, a partire dal prossimo anno il Governo ha proposto lobbligatorietà di assicurazioni che vadano a coprire questi rischi. Attraverso Sace, lo Stato diventerebbe di fatto un riassicuratore, che andrebbe a coprire la metà dei danni.

Per riuscire a ottenere questa copertura (fino a un importo di 5 miliardi di euro ogni anno) a Sace arriverà una quota dei premi pagati alle varie compagnie di assicurazioni.

Le preoccupazioni delle compagnie

Le compagnie di assicurazioni sono indubbiamente preoccupate dallaumento delle catastrofi naturali. C’è chi, da questi cambiamenti climatici, può però trarne un vantaggio economico. Sono principalmente i riassicuratori e i fondi che stanno investendo nei cat bond.

Il funzionamento che sta dietro a questo guadagno è molto semplice: le società specializzate creano dei veicoli di investimento, che provvedono ad acquistare i cat bond. Questi, appunto, hanno delle obbligazioni che sono strettamente collegate a un possibile risarcimento nel caso in cui dovesse avvenire un evento catastrofico. I cat bond possono essere emessi dalle stesse compagnie di assicurazioni o dai riassicuratori come Swiss Re o Munich Re. Ma lo possono fare anche gli Stati.

Le obbligazioni che si basano sulle catastrofi comprano una serie di cat bond legati a eventi diversi, in questo modo il rischio è ridotto al minimo. Nel caso in cui uno dovesse andar male, il rendimento degli altri permetterebbe di compensare la perdita.

Ovviamente a determinare la percentuale di guadagno è quanto il gestore riesce a mixare le varie obbligazioni, un pocome accade in un fondo azionario. Non tutti vanno bene. Stando a quanto riferisce un recente report di Morningstar, la maggior parte dei fondi che si basano sui cat bond (sono 46 complessivamente) hanno sottoperformato lindice di riferimento: lo Swiss Re Cat Bond Index.

Quanto rendono mediamente i cat bond?

Stando a un recente report di Tenax Capital (che ha creato uno di questi fondi), il mercato ha registrato un rendimento medio annuo del 6,81% nel corso degli ultimi 2 decenni. Meglio di quanto è stato realizzato dallobbligazionario Investment Grade (IG), che ha registrato un +4,17%. Peggio, però, dei comparti: obbligazioni high-yield (7,35%), fondi azionari (9,29%) e hedge fund (7,43%).

Lamministratore delegato di Tenax Capital, Massimo Figna, ha sottolineato che «la volatilità dei Cat Bond, con il 3,74%, è la più bassa fra tutte le asset class. Le commodity hanno una volatilità del 23,15%, i fondi azionari del 15,13% e persino i fondi obbligazionari hanno una volatilità del 6,97%, pari quasi al doppio di quella dei Cat Bond, secondo i benchmark di mercato più accreditati».

I cat bond in Italia

Ad emettere questi strumenti in Italia sono principalmente Generali e Unipol. Il colosso assicurativo di Trieste ha fatto 3 emissioni: 2014, 2017 e 2021, che sono state pari a 190, 200 e di nuovo 200 milioni di euro.

Lultimo cat bond emesso da Unipol, invece, è datato 2020, per un valore pari a 100 milioni di euro.

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