Diritti

Chiesa spagnola: si stimano 440.000 vittime di pedofilia

Secondo El País, dal 2018 a oggi gli abusi sessuali del clero contano 1.036 accusati e 2.206 abusati. A distanza di 5 anni, l’indagine commissionata dalla Camera dei Deputati rivela che l’1,13% della popolazione li ha subiti
Credit: Cottonbro studio 
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
30 ottobre 2023 Aggiornato alle 09:00

Da Paese con il minor numero di casi di pedofilia ufficialmente riconosciuti al mondo, la Spagna è balzata in cima alla classifica, con il maggior numero di vittime stimate: secondo un’indagine su larga scala, la prima di questo tipo su suolo spagnolo, condotta dal Difensore civico Ángel Gabilondo e presentata venerdì 27 ottobre alla Camera dei Deputati, l’1,13% della popolazione adulta ha subito abusi in ambito religioso. Si tratta di circa 440.000 persone, su un totale di 38,9 milioni di adulti. Queste cifre, che superano di gran lunga quelle delle vittime stimate in Francia, circa 330.000, segnano una svolta storica per la Spagna, che per decenni ha taciuto sui casi di abusi sessuali su minori da parte di membri del clero.

L’Informe sobre los abusos sexuales en el ámbito de la Iglesia católica y el papel de los poderes públicos (Rapporto sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica e il ruolo dei poteri pubblici), lungo 777 pagine, è stato realizzato dalla società GAD3 ed era stato commissionato dalla Camera dei Deputati nel marzo del 2022 (con un voto quasi all’unanimità) proprio per far luce sugli abusi ai danni di minori commessi in ambienti religiosi. L’unico voto contrario fu quello di Vox, il partito politico spagnolo di estrema destra.

L’11,7% delle 8.013 persone intervistate (4.802 telefonicamente e 3.211 online) ha dichiarato di aver subito abusi sessuali prima di compiere 18 anni. Il 3,36% afferma che l’abuso è avvenuto in ambito familiare. Dall’indagine emerge anche che l’1,13% ha subito abusi in ambito religioso: lo 0,6% per mano di preti o religiosi, mentre il restante è stato vittima di laici che operavano nelle loro istituzioni. Si tratta di “una cifra simile a quella riscontrata in studi condotti in altri Paesi”, ha spiegato lo studio.

Generalmente, la prevalenza di abusi sessuali è maggiore nelle donne (17%) rispetto agli uomini (6%), ma in ambito religioso il dato si inverte: le vittime maschili rappresentano il 53,8% delle persone abusate e il 64,6% di coloro che hanno subito violenza sessuale da parte di un sacerdote o di un religioso. Il 72% degli intervistati ritiene che l’abuso sessuale sui minori sia un problema sociale molto grave e il 24,4% lo considera piuttosto grave. Tuttavia, la maggior parte degli intervistati ritiene che non vengano adottate misure adeguate per ridurre il problema.

L’obiettivo, spiega il documento, è stato quello di “descrivere la dimensione del fenomeno, le sue cause e le sue conseguenze sulle persone colpite, affinché le raccomandazioni formulate siano utili per la prevenzione e la riparazione delle vittime”. Si prevede che questo rapporto possa contribuire anche “all’accertamento dei fatti e delle responsabilità, al risarcimento delle vittime e alla pianificazione di politiche pubbliche volte alla prevenzione e all’attenzione dei casi di abusi sessuali commessi su bambini e adolescenti”.

Fino a 2 anni fa la Chiesa spagnola, attraverso le parole dell’allora portavoce dei vescovi, Luis Argüello, diceva di essere a conoscenza di “zero o pochissime” denunce. Nei 18 mesi trascorsi da quando il Congresso spagnolo è stato costretto a voler conoscere la verità sugli abusi sessuali del clero, la Chiesa ha finalmente accettato di rivelare i propri dati, anche se incompleti e non coordinati (diocesi e ordini ammettono 1.140 casi), e il quotidiano El País ha collaborato al lavoro della commissione del Garante civico, con tutti i dati a sua disposizione.

Era l’autunno del 2018, quando El País iniziò un’inchiesta sugli abusi sessuali su minori commessi da membri del clero. Fino ad allora, i casi emersi sulla stampa locale erano ancora eccezionali, sporadici. Quando vennero pubblicate le prime notizie a riguardo, la risposta della Chiesa fu il silenzio. Il quotidiano spagnolo decise, allora, di aprire una mail affinché le vittime potessero raccontare le loro storie. In questi 5 anni, più di 1.500 persone hanno riferito le loro esperienze. Gli accusati, a oggi, sono 1.036. Le vittime, almeno 2.206.

L’inchiesta del quotidiano spagnolo, che è il risultato di anni d’indagine e di numerosi rapporti pubblicati, mostra come non si tratti di “casi isolati”: secondo El País, “negli ultimi 80 anni l’impunità dei pedofili è stata totale, i loro superiori ne erano a conoscenza in molte occasioni e la loro reazione è stata semplicemente il trasferimento e il silenzio”.

A differenza di altri Paesi come la Francia, il Portogallo, l’Irlanda e gli Stati Uniti, in cui le accuse di abusi sui minori da parte del clero sono emerse già da tempo, in Spagna il percorso è stato molto più lento. In Francia una commissione indipendente ha scoperto che le vittime dal 1950 sono state circa 216.000. In Irlanda un programma governativo per coloro che hanno subito abusi negli istituti minorili gestiti dalla Chiesa cattolica ha risarcito più di 14.500 persone.

La prima rivelazione di dati da parte del clero spagnolo risale all’aprile 2021: i casi ammessi ammontavano solo a 220. La Chiesa, che per anni si era rifiutata di condurre la propria indagine e di prendere parte a quella indipendente, si è decisa a farlo solo nel febbraio 2022, incaricando uno studio legale privato di svolgere un “audit” sugli abusi sessuali passati e presenti da parte di clero, insegnanti e altri associati.

A giugno 2023, nel primo rapporto in assoluto della Chiesa cattolica spagnola sugli abusi sessuali su minori da parte dei membri del clero, intitolato Para dar luz (Fare luce), sono emersi 728 presunti autori di abusi e 927 vittime a partire dagli anni ‘40. Il documento, che non costituisce una prova di colpevolezza o innocenza, sostiene che oltre il 99% dei presunti autori erano uomini e che la metà degli abuser erano religiosi. La maggior parte dei casi risale agli anni ‘60 -‘80. E, se le cifre rivelate da El País erano già molto più alte, la realtà è ancora più terrificante.

Leggi anche
Chiesa
di Chiara Manetti 5 min lettura
Marko Ivan Rupnik
Chiesa
di Giuseppe Pastore 5 min lettura