Diritti

Compagnie d’opera Usa: pochissime donne in 16 anni

Lo studio pubblicato sulla rivista Equality, Diversity and Inclusion mostra come tra il 2005 e il 2021 gli uomini abbiano ricoperto il 95% dei ruoli di direzione d’orchestra, l’85% nelle regie e l’88% per le scenografie
Credit: Samuel Sianipar 
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
23 ottobre 2023 Aggiornato alle 14:00

Direttrici d’orchestra, registe, scenografe: tra il 2005 e il 2021 sono state pochissime le donne che hanno assunto uno di questi ruoli chiave all’interno delle principali compagnie americane. Lo rivela il nuovo studio intitolato Unequal Opera-tunities: Gender Inequality and Non-Standard Work in US Opera Production, condotto dalle ricercatrici australiane Caitlin Vincent e Amanda Coles.

I dati analizzati provengono da Operabase.com: la ricerca si basa su 1.500 produzioni messe in scena in 16 stagioni e descrive la disparità di genere nei ruoli creativi di 11 compagnie statunitensi, tra cui il Metropolitan Opera, la San Francisco Opera e la Lyric Opera di Chicago. Dai dati emerge che gli uomini hanno ricoperto il 95% dei ruoli di direzione d’orchestra, ma non solo: anche l’85% delle regie, l’88% delle scenografie, l’85% delle luci e il 59% dei costumi.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista peer-reviewed Equality, Diversity and Inclusion. Caitlin Vincent, docente senior di industrie creative presso l’Università di Melbourne, ha dichiarato che «nel 2023, questi tassi di rappresentazione femminile non vanno bene e non sono necessari, perché le donne sono là fuori, lavorano in altri campi e in altre arti dello spettacolo». Vincent, riferendosi alle compagnie esaminate, ha detto che «hanno un certo peso. Quindi quello che fanno conta molto di più».

Vincent e Coles (docente senior di gestione artistica e culturale presso la Deakin University di Melbourne) hanno spiegato che «per le aziende che mirano ad aumentare la rappresentanza delle donne come designer, il ruolo del maestro è fondamentale, poiché il profilo di genere dei registi ha un effetto valanga sulla ripartizione di genere dei team creativi».

Nel documento si legge che è più probabile che le aziende, “assumendo un maggior numero di donne registe […], vedano un aumento di designer donne in tutte le produzioni”. Per “affrontare le tendenze omofile nelle assunzioni tra i direttori - continua il documento - le aziende potrebbero anche prendere in considerazione misure contrattuali come i requisiti per la selezione non omogenea dei designer”.

Tra le compagnie esaminate, c’è un’eccezione: la Washington National Opera, che è l’unica con una direttrice artistica. Si tratta di Francesca Zambello, che ricopre il ruolo da un decennio. Inoltre, la compagnia ha registrato i più alti tassi di rappresentanza anche per le registe e tutti i ruoli creativi combinati: le donne detengono il 26% dei crediti di produzione totali. Nelle 5 stagioni più recenti del periodo di studio, più della metà dei maestri e più di un terzo dei direttori d’orchestra erano donne.

Zambello ha spiegato al New York Times che non assume donne solo perché la considera la cosa giusta da fare, ma è «motivata dal box office», dai biglietti venduti. È importante che le donne che li acquistano vedano una rappresentanza, secondo la direttrice d’orchestra della WNO.

La ricerca di Vincent e Coles ha rilevato che le aziende hanno aumentato le opportunità per le donne nel periodo di tempo studiato e negli anni successivi la situazione è migliorata. Il numero di donne assunte come direttrici è aumentato in 10 delle 11 aziende esaminate. Nell’agosto del 2021, Eun Sun Kim è diventata direttrice musicale della San Francisco Opera, diventando così la prima donna a ricoprire questo titolo in una grande compagnia.

Al Metropolitan Opera, dove la percentuale delle direttrici d’orchestra nelle 16 stagioni esaminate era solo dell’1%, in questa stagione ha superato il 20%, con diverse direttrici d’orchestra che debuttano nella compagnia, tra cui Marin Alsop, Oksana Lyniv e Xian Zhang. 5 produzioni saranno dirette o co-dirette da donne. La disparità di genere sta abbandonando gli spartiti.

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