Ambiente

Con i gusci d’ostriche si creano nuove barriere marine

Il Dubai Oyster Project è un’iniziativa che “ricicla” gli scarti nei ristoranti di Ghazal per incrementare la biodiversità al largo della costa. Una economia circolare che arricchisce l’ecosistema marino degli Emirati Arabi
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2 marzo 2022 Aggiornato alle 09:00

Nel 2015 Joey Ghazal fondò The Maine New England Brasserie Company, una catena di ristoranti di Dubai che oggi cerca di ridare vita alla barriera corallina della regione. Insieme alla Arbor School e al gruppo no-profit Emirates Marine Environmental Group, la compagnia ha creato il Dubai Oyster Project, un’iniziativa che “ricicla” i gusci d’ostriche scartati nei ristoranti di Ghazal per incrementare la biodiversità al largo della costa di Dubai.

The Maine New England Brasserie Co. scarta ogni anno 500.000 gusci ma, anziché gettarli via, li conserva per donarli alla scuola ecologica Arbor School. Qui gli studenti trasformano i vecchi gusci in una risorsa naturale, inserendoli all’interno di reti da pesca “a gabbia” (conosciute localmente come gargoors) che vengono poi gettate in mare. Nascono, così, dei “mattoni biologici” (“biological building block”), capaci di dar vita a intere barriere di gusci d’ostriche.

“Ripristinare le scogliere di ostriche negli Emirati Arabi Uniti”: questa è la loro missione. Il progetto, infatti, mira a estendere l’attività oltre la zona di Dubai. «Prevediamo di svilupparlo in diverse aree, contribuendo al miglioramento dell’ecosistema marino degli Emirati Arabi Uniti e alla protezione della tartaruga embricata in via di estinzione», si legge sul loro sito.

Per raggiungere questo obiettivo è necessaria un’attività di monitoraggio. L’Arbor School si occupa anche di questo, analizzando i diversi posizionamenti dei blocchi e l’eventuale colonizzazione di nuovi organismi acquatici. Le scogliere di ostriche, infatti, forniscono un habitat naturale adatto a diverse specie viventi.

Ben Wren, consulente di educazione ambientale della scuola, ha spiegato a Euronews che gli studenti stanno realizzando delle “scatole” da porre sulla barriera, così da facilitarne l’osservazione e l’analisi.

Cenare e donare: con questi due gesti è possibile aiutare l’ecosistema marino nella regione di Dubai. «Diciamo ai nostri clienti che le ostriche che stanno mangiando finiranno di nuovo in mare - ha detto Ghazal a Euronews - Le persone sono molto contente: sentono di fare qualcosa di utile per l’ambiente». Il ristoratore ha sempre avuto a cuore il tema della sostenibilità, tanto che negli anni ha eliminato la plastica monouso nei suoi ristoranti.

«Joey [Ghazal] è venuto da me per parlarmi del problema e abbiamo pensato a come risolverlo» ha dichiarato l’imprenditore Fadi Abu Ghali a Euronews. È stato grazie alla sua mediazione che le 3 organizzazioni sono riuscite a creare il progetto. «È incentrato sull’educazione, sull’ambiente e sullo smaltimento dei rifiuti alimentari - ha continuato Ghali - Ho dei figli e voglio lasciar loro un mondo migliore».

Nel 2020, anno della pandemia e delle restrizioni, sono stati circa 250.000 i gusci d’ostrica raccolti.

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