Economia

Usa: shutdown evitato; a rischio gli aiuti per l’Ucraina

Il Congresso ha scongiurato il blocco delle attività federali non essenziali con una legge di bilancio provvisoria che non prevede, però, i 6,3 miliardi di dollari a sostegno di Kyiv (l’accordo slitta a metà novembre)
Credit: AP Photo 
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4 ottobre 2023 Aggiornato alle 10:00

Mercati e cittadini lo davano quasi per certo, ma alla fine gli Stati Uniti sono riusciti a evitarlo. Il government shutdown (letteralmente traducibile in “spegnimento”) fa riferimento a un particolare meccanismo politico-economico che si aziona quando il Congresso non riesce ad approvare i piani di spesa relativi all’amministrazione statale entro il primo ottobre, che rappresenta l’inizio dell’anno fiscale americano.

Dunque, nel caso in cui il Congresso degli Stati Uniti non rispetti il termine per approvare una legge di rifinanziamento (paragonabile alla nostra Legge di Bilancio), scatta una apposita procedura di blocco delle attività amministrative prevista espressamente dall’Antideficiency Act, legge nata nel 1884 per prevenire spese in eccesso rispetto agli stanziamenti già previsti e dunque evitare l’indebitamento degli Stati proprio spegnendo tutti quei servizi che non sono legati alla sicurezza della vita umana o della tutela della proprietà.

Durante il blocco, il personale delle attività giudicate non essenziale sparso per le varie ramificazioni della pubblica amministrazione viene messo in congedo senza retribuzione, anche se dopo l’ultimo shutdown del 2018 durato 35 giorni (il più lungo dei 21 avvenuti dal 1976) il Congresso ha approvato una nuova legge che garantisce il pagamento retroattivo per tutti i lavoratori congedati dei settori interessati, che rappresentano un quarto delle attività federali.

Questi sono solitamente musei e monumenti pubblici, che vengono immediatamente chiusi al pubblico insieme ai parchi nazionali che, tuttavia, 5 anni fa sono rimasti aperti (per la vicinanza con le feste natalizie), anche se l’assenza di personale e di pronto soccorso ha provocato la morte di 3 persone al loro interno.

Dopo qualche giorno dall’inizio dello shutdown vengono sospesi e rinviati molti processi civili nei tribunali, viene ridotto al minimo il personale della Nasa per assistere alle missioni già in corso. Vengono sospesi, inoltre, numerosi servizi legati al sistema tributario e le richieste di finanziamento per imprese e privati potrebbero essere rinviate perché la Small Business Administration (l’agenzia governativa che fornisce supporto finanziario a imprenditori e piccole imprese) non è in grado di elaborare prestiti.

La mancanza di fondi sufficienti provoca il congelamento di attività estremamente importanti per la salute pubblica, come quella di ispezione degli impianti chimici e dei fornitori di acqua potabile svolta dall’Enviromental Protection Agency, oppure la vigilanza sui siti di produzione alimentare condotta dalla Food and Drug Administration.

Non subiscono alcun arresto i servizi di riscossione dei tributi, assistenza medica, forza di polizia, militare e dei vigili del fuoco; stesso discorso anche per i servizi postali in quanto l’US Postal Service è una struttura indipendente che si finanzia esclusivamente attraverso la vendita di francobolli e delle attività offerte.

Il 22 settembre, scriveva l’Economist la scorsa settimana, la Casa Bianca ha ordinato alle agenzie federali di tenersi pronte a una possibile chiusura, la quarta in 10 anni. In questi mesi, infatti, il Congresso non era riuscito a trovare un accordo sulle 12 leggi necessarie al rifinanziamento del successivo anno fiscale; dopo settimane di faticosa trattativa, lo speaker della Camera Kevin McCarthy è riuscito a mettere d’accordo Democratici e Repubblicani scegliendo di non inserire all’interno del bilancio gli aiuti economici all’Ucraina pari a 6,3 miliardi di dollari e approvando in extremis una legge tampone che potesse dare altri 45 giorni di tempo per trovare un accordo.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha firmato la legge a pochi minuti della mezzanotte, ha cercato tuttavia di sgombrare il campo da possibili equivoci, confermando «ai nostri alleati, il popolo americano e a quello ucraino che non ci tireremo indietro», e spera che lo stesso McCarthy garantisca il sostegno all’Ucraina con nuovi provvedimenti.

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