Economia

Assegno unico universale: proattivo per i nuovi genitori

In partenza le prime email dall’Inps per ricordare a neo mamme e papà di inoltrare la domanda per il sostegno economico mensile. L’obiettivo: “semplificare l’attività amministrativa”
Credit: cottonbro studio
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13 settembre 2023 Aggiornato alle 10:00

Da inizio mese, sono partite le prime email dall’Inps con una comunicazione contenente l’invito a presentare domanda per l’assegno unico universale o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico.

Ma che cos’è l’assegno unico universale? Si tratta di un sostegno economico mensile attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli con disabilità. L’importo spettante varia a seconda della condizione economica del nucleo familiare sulla base dell’Isee presentato al momento della domanda.

Ci sono, ovviamente, alcuni requisiti importanti. L’assegno unico universale, infatti, spetta ai nuclei familiari a determinate condizioni:

- per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza;

- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, come un corso di laurea; che svolga un tirocinio e che possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; che sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; oppure che svolga il servizio civile universale;

- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Essendo una misura “universale” spetta a tutti, anche a chi non presenta Isee o che dichiara un valore superiore alla soglia di 43.240 euro. La quota, ovviamente, è variabile e cambia a seconda del reddito del richiedente: si va da un massimo di 189,2 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 16.215 euro, fino a un minimo di 54,1 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro.

Inoltre, per incentivare la natalità, si sta pensando a un aumento dell’assegno. In particolare, si ipotizza un assegno unico più alto per il secondo figlio, e una maggiorazione per il terzo figlio. Le risorse disponibili dovrebbero aggirarsi intorno ai 3 miliardi di euro.

Dal mese di settembre, però, l’assegno unico universale è diventato proattivo per i neogenitori, che riceveranno una comunicazione con l’invito a presentare la domanda al momento della nascita di un figlio. Arriverà, dunque, sia per la nascita del primo bambino che a chi già percepisce l’assegno e dovrà integrare la somma per un nuovo nato.

In che modo avverrà la procedura? Prima di tutto, per poter ricevere una comunicazione dall’Inps sarà necessario prestare il consenso tramite l’accesso all’area riservata MyInps. La richiesta, poi, dovrà essere inoltrata tramite la “piattaforma di proattività”, che sarà finanziata dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

L’obiettivo è chiaro: “la proattività verso i cittadini si colloca in un più ampio processo di semplificazione dell’attività amministrativa, finalizzato a rafforzare il rapporto di fiducia con gli utenti, tramite un approccio che anticipa e mira a soddisfare rapidamente le esigenze, prima che venga presentata una richiesta puntuale di prestazione”, spiega l’Inps.

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