Futuro

Alabama: torna alla luce una balena di 34 milioni di anni

Un grande teschio è stato scoperto da una giovane studentessa e dal suo insegnante mentre cercavano reperti di denti di squalo. Si tratta del fossile di un’antica specie di cetaceo ancora sconosciuta alla scienza
Credit: Twitter.com
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11 settembre 2023 Aggiornato alle 13:00

Milioni di anni fa il nostro Pianeta era ricoperto di acqua.

Un’immensa distesa blu avvolgeva la Terra che ora abitiamo e che nasconde ancora - tra rocce e pietre - fossili di conchiglie, pesci e altri animali vissuti nel mare: segni e reperti di un passato sottomarino che, oggi, possiamo conoscere e studiare.

L’ultima scoperta della vita subacquea di milioni di anni fa arriva dall’Alabama, dove vive Lindsey Stallworth, una giovane ragazza che fino a pochi giorni fa era una semplice adolescente, studentessa della Alabama School of Math and Science (Asms) e ragazza come tante della sua età, appassionata di biologia e scienza.

In poco tempo, grazie alla sua passione e una forte dedizione, però, la sua vita è cambiata: insieme al suo insegnante Drew Gentry, Lindsey ha scoperto, infatti, un teschio fossilizzato di una specie di balena ancora sconosciuta alla scienza e databile a oltre 34 milioni di anni fa.

Lindsey ha da sempre dimostrato una passione per la paleontologia e una forte curiosità nei confronti dei segreti del nostro passato che l’hanno spinta, nel corso degli anni, a ricercare spesso nel terreno di proprietà della sua famiglia – nella contea di Monroe - frammenti di fossili di denti di squalo, antiche conchiglie da collezionare o ossa di altri animali.

Un giorno, al termine di una delle lezioni di biologia del professor Gentry, Lindsey – che conosceva la sua passione per la paleontologia - gli consegnò un sacchetto pieno di denti di squalo che aveva raccolto nel suo terreno per averne qualche informazione in più. Tra questi, uno in particolare suscitò l’interesse del professore: si trattava di un dente appartenente a una specie insolita.

Così, Gentry, incuriosito, chiese a Lindsey dove l’avesse trovato e le propose di iniziare insieme una ricerca di fossili nella stessa zona, con la consapevolezza che potesse nascondersi un tesoro prezioso per la paleontologia, ma l’ingenuità di chi non pensava di riportare alla luce il raro teschio fossile di una balena vissuta 34 milioni di anni fa.

La ricerca è iniziata ufficialmente il 22 giugno di quest’anno e, fin da subito, il professor Gentry ha potuto collezionare reperti fossili di denti di rare specie di squalo, importanti per i suoi studi e le sue analisi.

A distanza di poche ore dall’inizio degli scavi, tuttavia, a catturare la sua attenzione è stata una lunga scia di frammenti ossei sparsi su tutto il terreno e che portavano fino a una collina. Qui la straordinaria scoperta: l’area era ricoperta da enormi ossa fossili che sporgevano. Segno che sotto la terra si nascondeva un tesoro prezioso per la storia.

«La verità è che non sapevamo cosa avevamo trovato perché solo una parte dello scheletro era esposta in superficie - ha dichiarato il professor Gentry al Washington Post - Abbiamo usato degli stuzzicadenti per raschiare via lo sporco attorno alle ossa e solo allora abbiamo capito di cosa si trattava».

Era un cranio di una specie di balena che potrebbe essere un parente più piccolo del Basilosaurus cetoides - un’antica specie di balena di circa 20 metri - oppure della Zygorhiza, una specie di balena più piccola e meno conosciuta che è stata trovata in Alabama, Louisiana e Mississippi.

«Non sappiamo ancora se l’intero scheletro sia lì, ma la conservazione è davvero fantastica - ha detto il professor Gentry - E ci sono molte ossa diverse che sporgono dalla collina in cui stavamo scavando, quindi è probabile che sia presente una parte maggiore dello scheletro».

Per oltre un mese, i due ricercatori hanno lavorato oltre 10-12 ore al giorno sotto il caldo del sole estivo per ripulire i frammenti fossili e caricarli su pietra calcarea per poterli trasportare in sicurezza fino al laboratorio dell’Alabama School of Math and Science , dove sono arrivati sani e salvi il 21 luglio, pronti per essere analizzati e studiati.

Mentre gli scavi nella contea di Monroe sono stati interrotti per essere ripresi la prossima estate, alla ricerca di ulteriori eventuali frammenti mancanti alla collezione, Lindsey avrà la possibilità di lavorare con il professor Gentry all’interno del laboratorio per ripulire, studiare e preservare il teschio: grazie a un nuovo programma di ricerca presso l’Asms, infatti, potrà concentrarsi sul lavoro sui fossili durante i suoi anni di liceo e forse anche oltre.

«Che quel teschio sia ora disponibile per la scienza, e che Lindsey sia coinvolta in ogni fase del percorso, è una grande storia», ha dichiarato Jun Ebersole, paleontologo dell’Alabama e director of collections presso il McWane Science Center di Birmingham.

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