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Tranq, Usa: cosa sta succedendo con la “droga degli zombie”?

Il suo nome scientifico è Xilazina ed è un sedativo per animali: provoca allucinazioni, letargia, difficoltà respiratorie. Diffusosi negli States con la pandemia, se unito al Fentanyl è ancora più pericoloso
Credit: Jr Korpa
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 6 min lettura
7 settembre 2023 Aggiornato alle 08:00

Ferite che non guariscono, carne che marcisce, allucinazioni, paranoia. Quella che sembra la trama di un film horror di serie B sono invece gli effetti (molto reali) del Tranq (o Tranq dope): la “droga degli zombie”.

Il nome scientifico è Xilazina, un sedativo e tranquillante per animali (come i cavalli) molto potente che, sebbene non sia una sostanza controllata negli Stati Uniti, non è approvato per l’uso sulle persone.

È un anestetico di tipo dissociativo e, se ingerito dagli esseri umani, può provocare vivide allucinazioni, deliri e un senso di distacco dalla realtà, ma anche sedazione ed estrema letargia, che si accompagnano a sintomi sintomi fisici come movimenti rallentati, sguardo vitreo e linguaggio confuso. Tra gli effetti, però, ci sono anche difficoltà respiratorie, arresto cardiaco, convulsioni, coma e gravi ulcere sulla pelle (si presentano più frequentemente sugli arti) che, se non trattate, possono diventare necrotiche e richiedere l’amputazione.

Negli ultimi mesi, sui social sono stati diffusi moltissimi video registrati in molte città statunitensi, soprattutto Philadephia (dove era utilizzata già 3 anni fa) ma anche San Francisco, Los Angeles e New York (che vorrebbe passare una legge per rendere la Xilaxina una sostanza controllata) dove si vedono persone sotto effetto di Tranq: riverse a terra, in piedi ripiegate su se stesse, mentre camminano muovendosi come zombie, “con le nocche che toccano terra”, completamente inconsapevoli del mondo intorno a loro.

Non si tratta, però, di un farmaco nuovo: notata inizialmente come sostanza adulterante a Porto Rico agli inizi del 2010, si è diffusa negli Usa soprattutto a partire dalla pandemia di Covid nel 2020. Il numero di persone che ne usufruiscono, alcuni dei quali inconsapevoli, però, si sta moltiplicando, mettendo a rischio le loro stesse vite. Mischiata a un altra droga estremamente diffusa negli Usa, il Fentanyl è ancora più pericolosa.

«La Xilazina sta provocando la minaccia farmaceutica più mortale che il nostro Paese abbia mai affrontato - ha affermato Anne Milgram, amministratrice della Dea, l’agenzia federale antidroga - La Dea ha sequestrato miscele di Xilazina e Fentanyl in 48 Stati su 50. Il Dea Laboratory System riferisce che nel 2022 circa il 23% della polvere di Fentanyl e il 7% delle pillole di Fentanyl sequestrati dalla Dea contenevano Xilazina».

A causa del suo impatto su quella che viene chiamata “crisi degli oppioidi”, il Fentanyl miscelato con la Xilazina è stato dichiarato una minaccia emergente dall’Office of National Drug Control Policy della Casa Bianca e l’11 luglio 2023 la White House ha pubblicato un piano di risposta nazionale per affrontare questa minaccia.

Già nell’ottobre del 2022 la Dea aveva diffuso un documento relativo a “La crescente minaccia della Xilazina e la sua miscela con droghe illecite”, che spiegava che, sebbene il Tranq sia frequentemente diffuso in combinazione con il Fentanyl, è stato rilevato anche in miscele contenenti “cocaina, eroina e una varietà di altri farmaci”. Questo è dovuto a diversi motivi: sebbene la Xilaxina venga venduta attraverso distributori farmaceutici e siti Internet rivolti ai veterinari, infatti, è facilmente reperibile online (sia in forma liquida che in polvere), “spesso senza alcuna associazione alla professione veterinaria né requisiti per dimostrare la legittima necessità”.

Il costo è estremamente contenuto, con prezzi che vanno “dai 6 a 20 dollari al chilogrammo”: mischiarla con altre sostanze permette quindi di “aumentare i profitti dei trafficanti di droga illeciti, poiché i suoi effetti psicoattivi consentono loro di ridurre la quantità di Fentanyl o eroina utilizzata in una miscela” senza ridurre il peso.

Ma non c’è solo questo: alcune persone, infatti, cercano intenzionalmente eroina o Fentanyl mescolato con Xilazina (mentre molti sono completamente ignari che sia incluso come adulterante, chiarisce la Dea) perché il Tranq avrebbe molti effetti simili agli oppioidi (ma durano più a lungo rispetto al solo Fentanyl).

Secondo i centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), tra il 2019 e il 2020 gli Usa hanno registrato il più grande aumento mai registrato di overdose letali da farmaci, cresciute del 30%. Una percentuale altissima di queste morti è dovuta al consumo di Fentanyl, in molti casi in associazione con il Tranq. Il tasso di decessi per overdose di droga che coinvolgono la Xilazina, infatti, è stato 35 volte più alto nel 2021 rispetto al 2018 e la percentuale di overdose fatali da oppioidi in cui è stata rilevata la Xilazina è aumentata del 276% tra gennaio 2019 e giugno 2022, passando dal 2,9% al 10,9%.

Ma anche altri dati, diffusi dal Cdc, dimostrano quando il consumo (e i decessi) stiano crescendo in maniera preoccupante: “uno studio condotto in 10 città degli Stati Uniti ha dimostrato che la Xilazina è stata coinvolta in meno dell’1% dei decessi per overdose nel 2015 e in quasi il 7% nel 2020. Nei campioni provenienti da 8 programmi di fornitura di siringhe nel Maryland testati tra il 2021 e il 2022, la Xilazina è stata trovata in quasi l’80% di campioni di farmaci che contenevano oppioidi. A Philadelphia, in Pennsylvania, la Xilazina è stata riscontrata nel 31% dei decessi per overdose da eroina e/o Fentanyl nel 2019”.

“In un recente studio dello State Unintentional Drug Overdose Reporting System (Sudors) - continua Cdc - condotto in 20 Stati e Washington D.C. la percentuale mensile di decessi rilevati legati al Fentanyl prodotto illegalmente con Xilazina è aumentata dal 3% nel gennaio 2019 all’11% nel giugno 2022”.

Nello stato di New York, più di 4.900 decessi per overdose da oppioidi hanno coinvolto Fentanyl e Tranq nel 2021. Sono il 92% di tutti i decessi per overdose da oppioidi nello Stato, tanto da far parlare, anche nella Grande Mela, di “epidemia”.

Il numero delle overdose letali dovute a questo farmaco, però, potrebbe essere sottostimato: come spiegava già il documento della Dea, infatti, “un numero di giurisdizioni in tutto il Paese potrebbe non includere la Xilazina nei laboratori forensi o nei test tossicologici”.

Il Tranq non ha un antidoto approvato per uso umano e, poiché non è un oppioide, il naloxone (farmaco che blocca l’azione degli oppioidi) non ne inverte gli effetti.

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