Ambiente

Stop alla macellazione dei cavalli

Nel Parlamento del Paese che più importa carne equina al mondo, e che ne consuma più di tutta Europa, è arrivata una petizione. Per chiedere al Governo di riconoscere i cavalli come animali d’affezione
Credit: Rex Pickar
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28 giugno 2023 Aggiornato alle 06:30

La voce dei cavalli è arrivata in Parlamento. La nostra petizione che chiede di porre fine alla macellazione di questi animali è stata citata nell’ambito di un’interrogazione parlamentare che chiede al Governo di riconoscere i cavalli come animali d’affezione, come di fatto già sono per tante persone che li considerano veri e propri compagni di vita.

L’Italia è il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore di tutta Europa. Ogni anno oltre 25.000 cavalli vengono uccisi nei macelli italiani, spesso dopo aver viaggiato su camion affollati dove trascorrono lunghe ore in piedi, subendo lesioni, sviluppando febbre da trasporto (una malattia respiratoria associata al trasporto su lunghe distanze), perdita di peso, affaticamento e disidratazione.

Il team investigativo di Animal Equality ha indagato sulla macellazione dei cavalli in Spagna, Italia e Messico, documentando in diversi casi l’uccisione di animali ancora coscienti, vittime di sofferenze inutili e ingiustificate. Una delle situazioni di sofferenza più estreme si verifica proprio nei macelli, dove i cavalli vengono spesso macellati in impianti progettati per i bovini e per questo subiscono ferite gravi e dolore inutile.

Questa situazione non è più accettabile e anche la politica se n’è accorta. A maggio, l’on. Carmen di Lauro, componente della Commissione Affari Sociali, ha presentato un’interrogazione parlamentare sottoscritta anche dagli on. Andrea Quartini e Gaetano Amato e rivolta al ministro della Salute per chiedere il “riconoscimento dello status di «animale d’affezione» anche per gli equidi”. In questo modo anche i cavalli sarebbero equiparati a cani e gatti e non potrebbero essere macellati.

Lunedì 19 giugno, alla Camera, è stata ribadita la necessità di porre fine alla macellazione dei cavalli adottando un divieto anche in Italia simile a quello in vigore in Grecia. Nel suo intervento, l’onorevole Di Lauro ha ricordato un fatto grave: nel nostro Paese, sempre più cavalli non destinati al consumo alimentare, perché provenienti dalle corse ippiche, vengono comunque macellati e la loro carne venduta ai consumatori. Questa pratica è tuttavia illegale e pericolosa per via dei farmaci veterinari che questi animali possono aver ricevuto in vita e che non sono adeguati al consumo umano.

Il fatto che questa violazione della normativa avvenga in maniera sistematica dimostra che l’attuale sistema di controlli a livello nazionale non è sufficiente a garantire la tutela di questi animali né dei cittadini, esposti a rischi di salute.

Ora i ministeri chiamati a rispondere devono intraprendere azioni rapide affinché si possa restituire a questi animali il rispetto che meritano.

A chiederlo sono oltre 110.000 cittadini che hanno già firmato il nostro appello: come Animal Equality chiediamo al Governo di vietare anche in Italia la macellazione dei cavalli, animali sensibili e intelligenti condannati a soffrire durante il trasporto a lunga distanza tra i paesi che li commerciano, diretti verso un’uccisione crudele.

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