Ambiente

Messico: tra macellazioni illegali e crudeltà

Nel Paese sudamericano i cavalli destinati all’industria alimentare sono sottoposti a indicibili sofferenze. Spesso, la carne che finisce in commercio non è idonea al consumo umano
Credit: Michael Sala/unsplash
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10 dicembre 2022 Aggiornato alle 06:30

Una nuova indagine di Animal Equality ha svelato cosa succede in Messico, dove ogni anno vengono macellati circa 579.983 cavalli, spesso nella più totale illegalità. In particolare, investigatori sotto copertura hanno raccolto immagini relative a uno stabilimento situato ad Arriaga, nello Stato del Chiapas.

Il Messico è il secondo produttore di carne equina al mondo dopo la Cina e uno tra i maggiori esportatori globali, ma il consumo di questa carne comporta diversi problemi. Primo tra tutti, la sofferenza degli animali. I filmati raccolti, mostrano infatti come i cavalli vengano sottoposti a indicibili torture, picchiati, bastonati e trascinati con catene che li soffocano. Inoltre gli operatori usano pungoli elettrici su parti sensibili del loro corpo come le orecchie, anche in presenza di acqua e dopo averli bagnati abbondantemente, una pratica assolutamente vietata.

Il secondo problema è la totale mancanza di trasparenza nei confronti dei consumatori. Nel rapporto ufficiale presentato da questo macello al Senasica, l’ente messicano per il Servizio nazionale per la salute, la sicurezza e la qualità agroalimentare, si afferma infatti che nello stabilimento vengono macellati solo bovini, ma le immagini che abbiamo raccolto dimostrano chiaramente il contrario. Poiché a ciò si aggiunge un tracciamento nell’etichettatura quasi inesistente, questa carne finisce spesso per essere venduta ai consumatori come bovina.

In terzo luogo c’è il problema della salute umana: dal momento che in Messico non esistono allevamenti di cavalli per il consumo umano, la maggior parte di essi proviene dal circo e dal settore delle corsa ippica, dove agli animali sono somministrati farmaci e sostanze non adatte al consumo delle persone.

Uno studio condotto nel 2015 dall’Università Nazionale Autonoma del Messico (Unam) ha mostrato a esempio come la carne di cavallo in Messico abbia un elevato contenuto di clenbuterolo, un farmaco veterinario dannoso per l’uomo e quindi non consentito su animali destinati alla macellazione.

Dopo aver raccolto queste immagini, come Animal Equality abbiamo sporto denuncia per tutti i maltrattamenti documentati alle autorità competenti locali. Ma chiediamo di più: ovvero che il Governo messicano affronti questo problema per porre fine agli abusi sugli animali e garantire il rispetto delle norme che li tutelano.

La nostra richiesta non si limita al Messico: i cavalli, infatti, vengono ancora uccisi per la loro carne in molti Paesi, tra i quali l’Italia, dove sono macellati più equini che in tutta l’Unione europea (circa 25.000 solo nel 2021) e dove il consumo della loro carne è il più alto in Europa.

I cavalli sono ormai considerati animali da compagnia, questa dev’essere la spinta giusta per convincere le istituzioni a fare un passo in avanti e porre fine alle crudeltà che sono costretti a subire a causa dell’industria alimentare, in Messico come in tutto il mondo

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