Ambiente

Alpi francesi: multe fino a 750€ per chi coglie i fiori

Gli escursionisti alpini saranno sanzionati in caso di eccessiva raccolta di piante. L’obiettivo è la tutela della flora locale
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21 agosto 2023 Aggiornato alle 07:00

La tutela della biodiversità delle Alpi francesi sta diventando una delle tematiche centrali per le autorità transalpine, che hanno emanato una serie di nuove regole per i flussi turistici e la raccolta di piante e fiori. Gli escursionisti alpini saranno puniti severamente qualora colgano troppe piante in fiore durante le loro passeggiate estive; la punizione è amministrativa e può comportare un multa fino a 750€.

L’esigenza di porre un limite alla persistente raccolta da parte dei visitatori è nata dalle numerose e reiterate proteste degli ambientalisti, che da tempo avvisano che la continua azione degli escursionisti sta portando alla rapida alterazione e distruzione della flora locale, specialmente negli habitat naturali della Savoia e delle Alpi francesi, dove la biodiversità si sta degradando rapidamente.

«Per tutta l’estate i servizi statali manterranno una forte presenza nei numerosi siti naturali ed eccezionali del dipartimento. La conservazione della biodiversità è un obiettivo nazionale prioritario, che può essere raggiunto attraverso un’informazione di elevata qualità per gli escursionisti e con dei controlli mirati» ha dichiarato François Ravier, prefetto della Savoia sud-orientale.

Nell’ultimo mese gli agenti della polizia francese hanno condotto ripetute azioni per verificare il comportamento dei visitatori, confiscando allo stesso tempo migliaia di rametti di génépi e fiori di stella. Circa 20 escursionisti hanno ricevuto solo degli ammonimenti verbali, probabilmente ignari delle restrizioni vigenti, ma sono stati avvisati anche del fatto che le successive violazioni comporteranno multe salate.

Per incentivare la tutela e la protezione dei luoghi naturali è stata avviata una campagna di sensibilizzazione in tutta la Savoia, dove vengono distribuiti volantini ai turisti con sopra indicate le norme da rispettare. Inoltre, sono stati potenziati i controlli mirati da parte degli agenti dell’ufficio nazionale delle foreste, dei parchi nazionali e dell’ufficio della biodiversità, nonché dai gendarmi e dalla polizia locale. Negli ultimi anni la raccolta illegale di piante è aumentata, anche a causa di gruppi sui social network e di influencer che hanno incentivato la domanda online di particolari piante rare.

La “caccia” alle piante floreali alpine è determinata non solo dall’azione degli escursionisti, che vogliono conservare un ricordo delle vacanze, ma anche dal fatto che alcuni fiori aromatici, come per esempio il génépi, possono essere utilizzati per produrre liquori ampiamente richiesti sul mercato. In questo caso, la raccolta è permessa, ma solo fino a 120 rametti al giorno, mentre la raccolta di narcisi e garofani è limitata a 20 steli per escursionista.

Di altre piante (come l’arnica presente principalmente nelle montagne dei Vosgi) è stato vietato assolutamente il raccolto per il secondo anno consecutivo, nonostante spesso molti fiori siano utilizzate dalle aziende farmaceutiche per le loro proprietà antinfiammatorie e per produrre capsule, olio, gel e creme.

“Nel 2023, la scarsa fioritura è legata principalmente al clima caldo e all’assenza di precipitazioni per oltre un mese. Nessuna area è adatta per la raccolta in base alle attuali regole di raccolta, che richiedono una densità di fioritura sufficiente” ha spiegato il Consiglio dipartimentale, dopo che per 3 anni ci sono stati bassi rendimenti a causa della siccità persistente.

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