Diritti

Florida: a scuola si studiano i “benefici” della schiavitù

Nel nuovo curriculum di scienze sociali, i programmi di storia afroamericana includono le “abilità” e i “mestieri specializzati” che sarebbero stati sviluppati dagli schiavi e riutilizzati a proprio vantaggio
Credit: Marcio Skull
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
26 luglio 2023 Aggiornato alle 13:00

“Gli schiavi hanno sviluppato abilità” che avrebbero potuto essere utilizzate per “beneficio personale”. Questo è quello che studieranno gli alunni dalla sesta all’ottava classe dello Stato della Florida.

Secondo quanto riportato nei nuovi standard accademici approvati dal Florida Board of Education, infatti, la sezione Studi afroamericani del curriculum di studi sociali includerà insegnamenti sulla comprensione delle “cause, corsi e conseguenze della tratta degli schiavi nelle colonie” e sulle differenze e le somiglianze tra servitù e schiavitù. Agli studenti verrà inoltre chiesto di descrivere “il contatto degli esploratori europei con il sistematico commercio di schiavi in ​​Africa” ​​e di esaminare la storia e l’evoluzione dei codici degli schiavi.

Tra i benchmark clarification relativi a una lezione in cui agli studenti viene chiesto di “esaminare i vari doveri e mestieri svolti dagli schiavi” (tra cui il lavoro agricolo, il servizio domestico, il fabbro e le attività domestiche come la sartoria e la pittura) spunta, però, una riga relativa ai “benefici personali” che gli schiavi avrebbero tratto da queste attività, che avrebbero permesso loro di sviluppare particolari “abilità”.

«L’intento di questo particolare chiarimento di riferimento è mostrare che alcuni schiavi hanno sviluppato mestieri altamente specializzati di cui hanno beneficiato. Questo è fattuale e ben documentato», hanno detto a Cbs News William Allen e Frances Presley Rice, membri del gruppo che ha approvato il nuovo curriculum, che fornirebbe «un’istruzione completa e rigorosa sulla storia afroamericana», prima di elencare esempi come Crispus Attucks e Booker T. Washington.

«Qualsiasi tentativo di ridurre gli schiavi a sole vittime dell’oppressione non riesce a riconoscere la loro forza, coraggio e resilienza durante un momento difficile della storia americana. Gli studenti della Florida meritano di imparare come gli schiavi hanno approfittato di qualunque circostanza si trovassero per avvantaggiare se stessi e la comunità dei discendenti africani».

A gennaio, la Florida aveva bocciato una proposta per l’insegnamento della Critical Race Theory e l’introduzione nei college dello Stato di un corso avanzato di studi afroamericani. DeSantis aveva definito il corso, che includeva lezioni dedicate alla teoria queer nera e al movimento per l’abolizione della prigione, “indottrinamento”. L’anno precedente, aveva approvato lo Stop Woke Act, un documento che proibisce gli insegnamenti che sostengono che “lo status di una persona come privilegiato o oppresso sia necessariamente determinato dalla sua etnia, origine o sesso”.

«Ci insultano nel tentativo di farci gaslighting e noi non lo sopporteremo», ha detto la vicepresidente Kamala Harris in un discorso alla convention nazionale della Delta Sigma Theta Sorority Inc. nell’Indiana. Il giorno successivo ha twittato: “Al posto dei fatti, gli estremisti in Florida vogliono cancellare tutta la nostra storia e censurare le nostre verità. Non lo sopporteremo. Sto andando a Jacksonville per contrattaccare”.

“Democratici come Kamala Harris devono mentire sugli standard educativi della Florida per coprire la loro agenda di indottrinare gli studenti e spingere argomenti sessuali sui bambini. La Florida è sulla loro strada e continueremo a esporre la loro agenda e le loro bugie”, le ha risposto in un tweet il Governatore e candidato alla Presidenza Ron DeSantis, la cui piattaforma politica ha incluso dichiarazioni contro la presunta “ideologia woke” nelle scuole.

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