Futuro

La stella che ha una faccia d’elio e una d’idrogeno

La nana bianca ribattezzata Giano sta destando interesse nella comunità scientifica perché è la prima mai osservata con questa caratteristica
Credit: Via reccom.org
Tempo di lettura 3 min lettura
30 luglio 2023 Aggiornato alle 13:00

Come riportato da Nature, un gruppo di ricercatori ha individuato per la prima volta una stella a due facce, una di elio e l’altra di idrogeno.

Una stella bifronte soprannominata per questo Giano, come il dio romano del passaggio, che ha una faccia che guarda indietro e una avanti, a rappresentare le transizioni e la dualità.

La stella, il cui nome scientifico è ZTF J203349.8+322901.1, è stata individuata da Zwicky Transient Facility-ZTF, uno strumento che scansiona il cielo ogni notte dall’Osservatorio Palomar del Caltech, vicino a San Diego, e la sua doppia composizione è stata confermata dall’Osservatorio WM Keck alle Hawaii.

«Quando mostro le osservazioni alle persone, rimangono a bocca aperta (…) La superficie della nana bianca cambia completamente da un lato all’altro», ha dichiarato la prima firmataria dell’articolo, Ilaria Caiazzo del dipartimento di astronomia del California Institute of Technology

Una nana bianca nasce quando una stella, di dimensioni simile a quella del sole, termina la fusione nucleare. Il loro nucleo collassa in un oggetto ultra-denso che brilla grazie al suo calore residuo e in tempi lunghissimi si raffredderà.

Gli scienziati sono molto interessati allo studio di questo fenomeno perché si prevede che un’enorme quantità di stelle dell’Universo, compreso il Sole, finiranno in questo modo, e sapere come ciò accade può aiutare a capire cosa succederà all’intero Universo.

Le nane bianche sono stelle grandi circa quanto il nostro Pianeta e con una gravità fortissima, che porta alla precipitazione degli elementi più densi verso il nucleo, conservando nello strato più esterno solo quelli più leggeri, l’elio e l’idrogeno.

Nell’articolo di Nature si legge che i meccanismi che portano a un assestamento della superficie di una nana bianca, durante il suo raffreddamento, sono molteplici: è noto che quelle con una atmosfera di elio, sono più del doppio rispetto a quelle di idrogeno, quando la temperatura superficiale è al di sotto dei 30.000 gradi kelvin.

Questo porta gli scienziati a pensare che le nane bianche che hanno una atmosfera dominata da idrogeno, saranno destinate a essere dominate da un’atmosfera di elio quando la loro temperatura scenderà sotto i 30.000 gradi kelvin.

Ma sino a ora nessuno aveva mai osservato una stella con due facce, e secondo Caiazzo «non tutte, ma solo alcune nane bianche passano dall’avere una composizione di idrogeno a elio e potremmo aver assistito a questo passaggio».

Probabilmente la causa di questa dualità è dovuta alla presenza di un campo magnetico che crea una disomogeneità di temperatura e pressione, e quindi di composizione atmosferica.

Giano potrebbe essere la componente più esterna di una classe di nane bianche magnetiche di transizione, e il loro studio potrebbe aiutare a far luce sull’evoluzione e la vita delle stelle. Per il momento non ci resta che restare con lo sguardo all’insù.

Leggi anche
Universo
di Costanza Giannelli 3 min lettura
traguardi
di Giacomo Talignani 5 min lettura