Ambiente

Auto elettriche: cresce l’interesse ma calano gli acquisti

Il 46% degli italiani intervistati dall’azienda Areté vorrebbe passare agli e-vehicles per il ridotto impatto ambientale; il 40% per il risparmio in manutenzione e consumi. I costi, però, rimangono troppo alti
Credit: JUICE
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11 luglio 2023 Aggiornato alle 12:00

La transizione ecologica richiede una rapida elettrificazione dell’Italia, anche per rispettare il divieto di vendita dei veicoli con i motori termici, alimentati a benzina e diesel, a partire dal 2035, deciso dai ministri dell’Unione Europea.

Ma il volume di vendita delle auto elettriche non accelera e la nuova instant survey La tua prossima auto, come sarà? condotta da Areté, azienda specializzata nella consulenza strategica, evidenzia una serie di problematiche nel mercato italiano: “Gli italiani e l’auto elettrica, un rapporto sempre più contraddittorio. Cresce l’interesse per questa tecnologia, ma la disponibilità ad acquistarle non procede di pari passo, anzi diminuisce: i costi dei modelli disponibili sul mercato, complice anche l’incertezza economica, sono percepiti come ancora troppo elevati da gran parte degli italiani”, emerge dal report.

Le immatricolazioni dei veicoli elettrici sono ancora sotto il 4% a livello nazionale, mentre i prezzi rimangono molto alti. Cosa che esclude una fetta notevole del potenziale mercato di consumatori, dato che il 76% degli italiani ha a disposizione un budget finanziario inferiore ai 30.000 euro per l’acquisto di un nuovo mezzo.

Le turbolenze macro-economiche e l’incertezza riguardo il futuro indeboliscono la propensione della classe media-povera a cambiare rapidamente i propri mezzi di trasporto: 2 italiani su 3, nel caso volessero effettuare un nuovo acquisto, sono costretti a ricorrere a strumenti alternativi al pagamento in un’unica soluzione, come il noleggio a lungo termine, vari tipi di finanziamento e il leasing.

Il sondaggio ha rilevato inoltre che il 41%, nella scelta del tipo di alimentazione del futuro mezzo, intende optare per la versione ibrida. Mentre la scelta del motore elettrico è ferma al 27%, in calo di 11 punti rispetto al dato del 2022 che era del 38%. In coda seguono i motori a benzina (14%) e diesel (10%).

Nonostante i prezzi medi elevati del settore degli e-vehicles, rimane alta l’attenzione per questo tipo di mezzi: il 46% li tiene in considerazione per il loro ridotto impatto ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di gas alteranti rispetto a quelli con i motori termici, mentre il 40% valuta in maniera positiva i risparmi che deriveranno dallo sviluppo di queste tecnologie in termini di manutenzione e di consumi.

In generale 9 italiani su 10 hanno dichiarato di essere interessati a provarli e testarli per qualche giorno, mentre il 30% del campione ha risposto che li utilizzerà solo in città; il restante 61% anche per gli spostamenti extra-urbani.

Per accelerare la diffusione delle auto elettriche gli sforzi dovranno concentrarsi sul rapporto qualità/prezzo, che è la caratteristica giudicata più importante dagli automobilisti (il 27%), a cui segue la sicurezza e i consumi ridotti (13%) e infine i costi di manutenzione contenuti (12%). Senza questo impegno, il mercato rimarrà troppo ridotto per consentire una reale elettrificazione del settore italiano dei trasporti.

«L’interesse crescente per le auto elettriche in Italia non si traduce in un corrispondente incremento delle vendite. Nonostante le auto elettriche siano apprezzate per la loro capacità di ridurre le emissioni di CO2 e per i potenziali risparmi sui consumi e sulla manutenzione, il loro prezzo elevato le rende un prodotto di nicchia» ha sottolineato il presidente di Areté Massimo Ghenzer.

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