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Quali sono le principali fake news sulle auto elettriche?

Inquinano, hanno batterie difficili da smaltire, prendono fuoco facilmente e la loro ricarica ha costi eccessivi: quanti di questi falsi miti conosci?
Credit: Maxim Hopman
Tempo di lettura 5 min lettura
1 giugno 2023 Aggiornato alle 19:00

La ricerca quotidiana di un minor dispendio di energia passa, tra le varie azioni, anche per gli spostamenti e il trasporto. È qui che si inserisce il concetto di mobilità elettrica e, quindi, di auto elettrica, che oggi rappresenta l’evoluzione degli spostamenti in ottica sostenibile.

Il passaggio all’elettrico come fonte di energia principale, però, ha varie fasi e, soprattutto, ha molti “nemici” che sostengono che, per ricaricare le auto 100% a batteria, vengano usati quasi esclusivamente carburanti fossili e sia costoso; oppure che i tempi delle ricariche siano lunghissimi e le colonnine inesistenti.

Proviamo ora a capire quali sono le peggiori fake news attorno all’auto elettrica.

Mobilità elettrica, cos’è?

Per capire perché alcune informazioni riguardo le auto elettriche siano sbagliate, è bene spiegare prima il concetto di mobilità elettrica.

Questa è tecnicamente la capacità di particelle cariche (come ioni, elettroni o protoni) di muoversi attraverso un mezzo (gas, solido o liquido solvente) in risposta all’azione di un campo elettrico. Nel caso degli ioni si parla di mobilità ionica, mentre nel caso degli elettroni di mobilità elettronica.

La mobilità elettrica, detta anche e-mobility, è un concetto che racchiude un approccio green e sostenibile agli spostamenti, con mezzi di trasporto che non usano combustibili fossili ma, appunto, l’energia elettrica, meglio se derivante da fonti rinnovabili.

Passare oggi all’elettrico è importante sia per l’ambiente, per la riduzione dei combustibili fossili, che per le tasche dei consumatori, visto che la spesa per il carburante incide molto nel bilancio economico familiare.

Il futuro delle auto elettriche

Secondo i dati resi noti da Deloitte, è in aumento la percentuale di italiani che decidono di acquistare un’automobile elettrica. La stima è che nei prossimi 10 anni questo mercato conoscerà, nel mondo, un tasso di crescita annuo medio del 29%. I prezzi delle auto elettriche (attorno ai quali si dibatte molto), a esempio, non si possono considerare alla stregua delle auto a diesel o benzina, ma i costi comunque si stanno pian piano normalizzando grazie anche agli incentivi messi a disposizione.

Un cambio di rotta per il futuro dell’auto elettrica probabilmente è avvenuto dopo lo stop alla possibilità di immatricolare auto a benzina o diesel dal 2035, che potranno circolare solo se alimentati da carburanti sintetici (e-fuel) a “emissioni zero”. Si tocca, così, un settore fondamentale per l’Europa, quello dell’industria automobilistica che, secondo i dati di Acea (European Automobile Manufacturers’ Association) genera l’8% del Pil dell’Unione Europea, genera entrate per 374,6 miliardi di euro e un surplus commerciale di 79,5 miliardi di euro, con quasi 58,8 miliardi di spesa annuale in ricerca e sviluppo, corrispondente il 32% del totale in Ue.

Nonostante questi dati, la vendita di auto elettriche è in rialzo, come lo sviluppo di energie rinnovabili e della rete di ricarica. Una strada lunga e lenta, ma che prevede lo sviluppo dell’infrastruttura e di quello che ne consegue per fornire tutta l’elettricità necessaria.

Le principali fake news riguardo le auto elettriche

1. Tra le più popolari fake news che riguardano le auto elettriche oggi c’è sicuramente quella che anche questi veicoli inquinano. L’idea viene sostenuta perché una parte dell’elettricità impiegata per fare il pieno viene prodotta ancora oggi con combustibili fossili e perché la realizzazione di veicoli elettrici sarebbe inquinante. Questo, però, non significa che sono uguali alle automobili a benzina o diesel.

2. La tesi, poi, che i motori a benzina e diesel siano ormai “puliti” non corrisponde del tutto a verità. Ci sono stati molti passi in avanti per la riduzione delle emissioni per le auto a combustione interna, ma non basta. Un’auto a benzina sfrutta solo il 30% dell’energia a disposizione, quelle a diesel il 40%, mentre l’efficienza di un motore elettrico si aggira invece tra l’80 e il 90%: la maggior parte dell’energia si trasforma infatti in calore e meno della metà in energia cinetica.

3. Ancora: le batterie delle auto elettriche non sono facili da smaltire e non esiste uno smaltimento totale. Questo è vero ma, in attesa del processo, possono essere assolutamente recuperate, riciclate e riutilizzate. Con delle vecchie batterie di auto elettriche, per esempio, si possono creare unità di stoccaggio energetico per impianti fotovoltaici.

4. Una delle notizie false più gettonate è quella riguardo i costi di ricarica, che sarebbero alle stelle. Il prezzo dell’energia è aumentato, certo, ma rimane comunque inferiore rispetto ai carburanti tradizionali.

5. La convinzione che non ci sarà mai una rete capillare di colonnine è sbagliata: non è importante il numero assoluto di installazioni ma il rapporto con il parco auto circolante. In Italia esistono 25.000 punti di ricarica e siamo al vertice della classifica dei Paesi europei per possibilità di ricarica con servizi migliori rispetto a Francia, Germania e Svezia. Si sta progettando una maggiore copertura sulle strade principali con almeno una colonnina di ricarica ogni 60 km.

6. Tra le falsità più inaspettate c’è quella che riguarda la “sensibilità” delle auto elettriche che prenderebbero fuoco facilmente. I veicoli elettrici in commercio infatti devono superare dei controlli relativi ai quesiti antincendio.

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