Futuro

Meta lancia l’AI che pensa come gli esseri umani

L’idea alla base di I-JEPA è prevedere le informazioni mancanti di un concetto o rappresentazione: un approccio che potrebbe essere sfruttato per far provare all’intelligenza artificiale emozioni
Credit: cottonbro studio
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20 giugno 2023 Aggiornato alle 11:00

Si allargano ancora una volta le frontiere dell’intelligenza artificiale: a Parigi è stato presentato un modello AI innovativo che si avvicina sempre più all’intelligenza umana. E questa volta a presentarlo è stato Yann LeCun, vicepresidente e responsabile dell’intelligenza artificiale di Meta.

Il guru della tecnologia, che guida un team di specialisti e ha già vinto il Turing Award (come un “Nobel” per la tecnologia) per il lavoro svolto sulle reti neurali nel 2018, vuole portare adesso la celebre azienda californiana a primeggiare nel mondo dell’intelligenza artificiale. Superando le limitazioni imposte dai competitor mondiali.

La nuova architettura è denominata I-JEPA (Image Joint Embedding Predictive Architecture). È una tecnologia che si basa principalmente sulla costruzione delle parti mancanti delle immagini, cercando di sfruttare un approccio molto simile a quello utilizzato dagli esseri umani quando cercano di prevedere il contenuto mancante di una foto: anziché guardare solo i pixel vicini ai pezzi vuoti, si osserva l’intero contesto, lo sfondo, ottenendo così una riproduzione perfetta del pezzo mancante. In questo modo potranno essere evitati tutti quegli errori che siamo stati abituati a osservare nelle AI più recenti, come dita mal riprodotte o in eccesso, volti disumani e strutture “sdoppiate”.

L’idea alla base del modello è prevedere tutte le informazioni mancanti in una rappresentazione astratta. Un approccio che può essere utilizzato anche per far provare all’intelligenza artificiale emozioni simili a quelle umane, che derivano da una previsione relativa al fatto che sta per accadere qualcosa, che sia bella o brutta.

Il codice sorgente del nuovo sistema sarà open-source. Questo significa che tutti gli utenti o sviluppatori interessati al progetto potranno contribuire a migliorarlo o utilizzarlo come meglio credono. L’obiettivo è quello di estende l’architettura I-JEPA anche ad altri ambiti, come i video e i sistemi di realtà aumentata.

“Sarebbe particolarmente interessante utilizzare il modello JEPA per apprendere modelli del mondo più generali  - si legge in una nota rilasciata da Meta  - a esempio consentendo di fare previsioni spaziali e temporali su eventi futuri in un video”.

A proposito delle preoccupazioni riguardo i modelli d’intelligenza artificiale sempre più avanzati e simili all’essere umano, di cui tanto si discute, interviene il professor Yann LeCun che afferma, nell’intervista rilasciata alla Bbc, che questi timori sono «assurdamente ridicoli». Il responsabile AI di Meta non è d’accordo con la maggioranza dei colleghi di altre aziende che da tempo affermano il contrario, e crede che l’intelligenza artificiale non riuscirà mai a conquistare il mondo o a rubare il lavoro alle persone.

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