Economia

I nuovi decreti su lavoro e Pa (ma non solo)

I provvedimenti approvati dal CdM riguardano: semplificazione e accelerazione delle procedure concorsuali, esonero contributivo per i badanti e una eventuale proroga dello smart working per i lavoratori fragili nel pubblico
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, pone la fiducia a nome dl governo sul decreto legge Pa, Roma 5 giugno 2023
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, pone la fiducia a nome dl governo sul decreto legge Pa, Roma 5 giugno 2023 Credit: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
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13 giugno 2023 Aggiornato alle 16:00

Il 7 giugno si è riunito, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri per discutere su alcune questioni di estrema importanza. Sono stati diversi i provvedimenti approvati che riguardano, in particolare, gli ambiti della Pubblica amministrazione e del lavoro.

Il primo punto che è stato toccato riguarda quello dei concorsi pubblici, soprattutto riguardante le semplificazioni delle procedure di assunzione. Su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è stato approvato un regolamento che prevede alcune modifiche sui concorsi pubblici, quindi sulle assunzioni e sullo svolgimento delle prove.

L’obiettivo è quello di accelerare i tempi di reclutamento e cercare di gestire le oltre 170.000 nuove assunzioni previste per il 2023. La procedura non dovrà durare più di 6 mesi, i bandi saranno pubblicati sul portare inPa e, ovviamente, sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Inoltre, si vuole puntare a una maggiore digitalizzazione e trasparenza per rendere la pubblica amministrazione più efficiente.

Novità in arrivo anche per il lavoro domestico, in particolare per il lavoro di cura nei confronti degli anziani. È stata, infatti, approvata la proposta del Movimento 5 Stelle: azzeramento dei contributi per 36 mesi per i nuovi badanti assunti. In particolare, si prevede l’esenzione fino a 3.000 euro fino al 2025 per i neoassunti o per coloro che riceveranno un contratto a tempo indeterminato.

«Si tratta di un primo e importante segnale di attenzione nei confronti delle famiglie datrici di lavoro domestico, con particolare riferimento a quelle che quotidianamente si confrontano con i problemi della non autosufficienza», queste le parole di Andrea Zini, Presidente di Assindatcolf, l’Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico.

Approvato anche un altro decreto, proposto da Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e Pnrr. Un decreto “salva infrazioni” che si pone l’obiettivo di agevolare la chiusura delle procedure di infrazione oppure dei casi di pre-infrazione pendenti nei confronti dell’Italia.

Attualmente, le procedure di infrazione sono 82, contro una media europea di 66. Questo decreto, dunque, introduce misure urgenti e rapide per risolvere il problema quanto più velocemente possibile.

L’ultimo punto su cui si è discusso riguarda, invece, lo smartworking. Il 30 giugno scade la proroga per i dipendenti privati con figli under 14 e per i fragili (anche nel pubblico) e, per il momento, non è previsto alcun emendamento definitivo che modifichi la data di scadenza, ma ci si sta lavorando.

Sicuramente, lo smartworking è un elemento importante che ha rivoluzionato, negli ultimi anni, il mondo del lavoro ma «mi permetto solo di osservare che non siamo più in pandemia per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14»: queste le parole di Paolo Zangrillo. Al tempo stesso, però, sembra che il Governo, con un emendamento voluto dalla Lega, sia disposto a prorogare la scadenza per i fragili che lavorano nel pubblico fino al 31 agosto.

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