Culture

Quanto è cafona ChatGpt?

Lina Sotis ha aggiornato il suo celebre manuale di bon ton dopo 40 anni. Al top della lista c’è il selfie, ma tra le nuove “intelligenze” che si sprecano c’è solo da scegliere…
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17 giugno 2023 Aggiornato alle 06:30

“Chiama la Sotis” era il mantra che circolava nelle redazioni delle riviste anni Duemila, la missione possibile che veniva assegnata di regola ai primi stagisti estivi. La Sotis non solo rispondeva sempre, più per gentilezza che per voglia immagino, ma regalava una battuta che risolveva il pezzo, un virgolettato a valore aggiunto garantito. Il suo manuale di bon ton, parola che era già fuori uso all’epoca, stazionava nelle redazioni accanto alle pagine gialle e ai gadget marchetta. Sembra l’anteguerra ma non era poi così tanto tempo fa.

Oggi Lina Sotis, prima donna alla cronaca del Corsera, ribelle ex signora Moratti, orfana di madre e figlia dell’avvocato che aveva patrocinato nientemeno che il divorzio di Claretta Petacci, rilancia il suo mitico manuale in versione 4.0 ai tempi dei social. Si intitola Il nuovo bon ton (Baldini+Castoldi), a cura di Carlo Mazzoni.

Outsider dei salotti buoni, se non fosse passato di moda dirlo si potrebbe definire una donna con un grande “savoir faire”. Una romana milanesizzata che ti aspetti giri in bici per il centro con i fiori nel cestino, se non fosse che oggi si fa felicemente chiamare “zia Lina”, preferisce la spesa a km zero nelle botteghe sotto casa e si diverte come sempre a bacchettare con ironia la cafonaggine numero uno del momento.

Per l’anno domini 2023 il vincitore è lui: il selfie. Seguito dal piede nudo. Ma è anche il momento di rivalutare l’estetica della peluria e dell’autenticità. Dice Lina: «Siamo fatti di sorrisi, fatica e sudore, pelle, amore e peli». E insomma, come darle torto.

Alle tante new entry nel gioco “questo sì questo no, questo è in questo è out” (per esempio, mai più dire parole come chic, sexy, salve - tutte trashissime - e sì a tutto ciò che è green), se ne potrebbero aggiungere altrettante che la Sotis tralascia forse per pudicizia, forse perché stufa ormai di tanto cafonal.

E allora, ecco 15 proposte extra per integrare il nuovo galateo ai tempi dell’Ai e delle intelligenze che si sprecano.

Caro stronzo. Prendiamo in prestito il titolo di un top seller del momento della francese Virginie Despentes (Fandango), per una dedica a quei primi vacanzieri che sono approdati con barche e gommoni sulla spiaggia protetta di Budelli, in Sardegna, fregandosene dei divieti. Applauso.

Cari haters. Ci avete rotto. Punto.

Caro o cara ChatGpt. Ieri ti ho chiesto di scrivermi la recensione del nuovo libro della Sotis. Mi hai risposto che sei aggiornato/a al 2021. Non servi a niente, firmato Sara

Caro TikTok. Preferisco i Tic Tac.

Caro LinkedIn. Dopo questo articolo oggi ricoprirò una nuova posizione: ”disoccupata!”

Cara Apple. Hai copiato il visore di Geordi La Forge di Star Trek. Non fare finta di niente.

Caro Damiano. Ma chi ti crede. E chi ti credi.

Cara chat delle mamme. Peccato che l’estate duri solo 3 mesi.

Caro Putin. Non sei per niente caro.

Caro Pianeta. Scusa.

Caro Brad Pitt. Hai dichiarato di non ricordare più le battute dei film perché sei vecchio. Ripassiamo insieme?

Cari diritti Lgbtq+. Ci stiamo provando, ma l’acronimo è ferale.

Cara donna. Secondo l’Onu mancano solo 134 anni per raggiungere la parità di genere. Abbi pazienza.

Cari bambine e bambini. Nascete già milionari: una fila di avvocati vi aspetta per citare i vostri genitori per violazione della privacy sui social.

Cara Giulia. Non lo lasceremo mai in pace.

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