Bambini

Auguri, mamma! Quest’anno niente fiori ma diritti, per favore

Che regalo le farai? I pensierini sono la ciliegina sulla torta perché sai, ciò di cui ha davvero bisogno tu non puoi donarlo. Le servirebbero più asili, tempo per il lavoro e tanta gente in gamba che possa aiutarla
Credit: Rocco Di Liso
Tempo di lettura 4 min lettura
13 maggio 2023 Aggiornato alle 09:00

Domani è la Festa della Mamma. Tu ce l’hai una mamma? 2 mamme? Niente mamma? Se non ce l’hai o non ce l’hai più, sono sicura che hai intorno a te qualche mamma: una zia, una vicina, magari la tua gatta o la tua cagna… Tutte mamme, diverse e unite. Mamme col pelo o senza capelli, mamme con un lavoro e mamme senza, mamme con la loro mamma vicino o lontanissimo, mamme con 1 o più figli, mamme con i figli su in cielo, mamme in coppia e mamme sole. Diverse e unite. E domani è la loro festa.

Hai pensato a farle un regalo? Un lavoretto a scuola? Un pensierino? Alla mamma farà sicuramente piacere ma sappi che quello che le farebbe bene, non glielo puoi dare tu. Non è compito tuo.

Fare la mamma è uno strano mestiere: potrebbe essere bellissimo ma è spesso un lavoraccio. Ogni tanto è un bellissimo lavoraccio e tu prova a spiegarlo alla gente che i lavoracci bellissimi esistono ma che se potessero essere solo bellissimi sarebbe meglio.

Io ho la pelle bianca e molta fortuna. Non subisco le ingiustizie che troppe persone vivono ogni giorno, come i pregiudizi per il colore della pelle, per un corpo diverso da quelli che si vedono in tv, per il lavoro che fanno, per gli amori che hanno, ecc. Io, come tante ragazze fortunate e con la pelle bianca, ho capito cos’era l’ingiustizia diventando mamma.

È proprio strano. Quando sei una ragazza, tutti ti chiedono se hai il fidanzato. Poi, quando ti sposi. Poi, quando diventi mamma. Ma quando finalmente lo diventi, si voltano tutti dall’altra parte. E tu rimani lì da sola a occuparti del lavoro, dei piccoli, della casa e della coppia. Ai papà tutto questo non succede.

Se una mamma lavora tanto, perché vuole o perché deve, la si rimprovera di non passare abbastanza tempo coi suoi piccoli. Se sta a casa per occuparsene, le si fa notare che dovrebbe essere felice di non lavorare (detto tra noi, tu e io sappiamo che la mamma non è mai in vacanza, anche quando partite). Ai papà tutto questo non succede.

Allora, tante mamme smettono di lavorare o lavorano di meno per occuparsi dei bambini e s’impoveriscono, mentre i papà lavorano di più per guadagnare e non stanno con i bambini. Accidenti, i conti non tornano!

La mamma non ha bisogno di fiori, di gioielli, di trucchi, di creme e, soprattutto, non ha bisogno di prodotti per la casa. La mamma non ha bisogno di regali, la mamma ha bisogno di diritti. I regali sono la ciliegina sulla torta dei diritti. Ma questa torta non è ancora uscita dal forno della storia.

La mamma ha bisogno di tempo per lavorare e perseguire i suoi sogni. La mamma ha bisogno di asili nido per poter andare a lavorare mentre i suoi piccoli giocano e imparano in allegria. La mamma ha bisogno che l’altro genitore, uomo o donna che sia, condivida con lei i lavori di casa. La mamma ha bisogno di una casa che non costi un occhio della testa per poterci mettere dentro serenamente tutta la famiglia senza fare i salti mortali.

Queste cose, non sei tu a potergliele dare. Alcune di queste cose può dargliele papà (possibilmente non solo domani). Ma la maggior parte di questi diritti che sembrano sogni è lo Stato a doverli dare, con tanti soldi, tante idee coraggiose e molta voglia di cambiare.

Perché i soldini non bastano. Dobbiamo avere il coraggio di ripensare il mondo. Dobbiamo osare immaginare un mondo di babbi accudenti che stanno a casa dal lavoro, un mondo di mamme che comandano aziende e Paesi, un mondo dove non sono solo i genitori a occuparsi dei figli ma una squadra dolce e compatta di gente in gamba (mamme, papà, maestri e maestre, puericultori e puericultrici, ostetrici e ostetriche).

Non c’è un modo solo di essere mamme. Anzi, non c’è un solo modo per essere brave mamme. Ogni tanto, quando la vita va storta, il massimo che una bravissima mamma può dare è davvero molto poco. Ogni tanto, il massimo che una mamma può fare è stare a galla. Ogni tanto, invece, il suo massimo è uno spettacolo pirotecnico di energia. Ma per questo, ci vuole una squadra. Quando avrà una squadra, verrà il tempo dei regali, dei fiori e dei pensierini. Dei prodotti per la casa, però, no, ti prego, no.

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