Ambiente

Parchi agrivoltaici: arrivano 13 nuovi impianti

Sbloccati dal Governo, grazie al Pnrr, 12 saranno collocati in Puglia e uno in Basilicata. 600 MW la potenza complessiva
Credit: Lindsay France/Cornell University
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15 maggio 2023 Aggiornato alle 14:00

Tredici nuovi parchi agrivoltaici in Italia sono stati sbloccati dal Governo, anche con i fondi del Pnrr. Di questi impianti da quasi 600 Megawatt di potenza complessiva, 12 sono in Puglia e uno in Basilicata.

A differenza del fotovoltaico classico, questa modalità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili promette di evitare il consumo di suolo, prevedendo l’installazione di pannelli solari sui tetti degli edifici rurali e dei fabbricati, senza quindi utilizzare direttamente il terreno.

I siti agrivoltaici sono considerati una valida alternativa sostenibile e sono molto amati dagli agricoltori che, tramite Coldiretti, hanno già puntato il dito contro il fotovoltaico a terra, accusato di rubare spazio alle colture.

Ora il Consiglio dei ministri, con una delibera, ha dato a tutti gli effetti un forte input accelerando la realizzazione dei 13 impianti. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha espresso soddisfazione, ma c’è ancora molto lavoro da fare.

Alla sua prima volta alla conferenza Onu sul clima a novembre a Sharm el-Sheikh, come ricorda La Repubblica, il ministro si è lasciato andare a proporre un obiettivo ambiziosissimo: tagliare il traguardo dei 12 gigawatt annuali di energia da fonti rinnovabili in soli sei anni. Nei giorni scorsi questo orizzonte si è un po’ ridimensionato: si punta a produrre il 60% del fabbisogno energetico nazionale da fonti rinnovabili entro sette anni.

D’altra parte il Gestore dei servizi energetici ha diffuso da poco il Rapporto Statistico Fotovoltaico 2022, secondo cui i 210.000 impianti installati nel nostro Paese in quei 12 mesi hanno una potenza di soli 2,5 gigawatt contro i 7 già autorizzati dal Ministero.

Secondo i dati di Legambiente e Italy for Climate, l’anno scorso soltanto un impianto fotovoltaico su 100 è stato approvato: questa cifra ha messo a nudo un netto peggioramento della transizione energetica nello Stivale, evidenziando il paradosso per cui vogliamo investire nelle energie rinnovabili ma ne blocchiamo i progetti.

Il via libera del Governo infatti è solo uno dei passaggi che porta alla nascita dei parchi agrivoltaici. Un passo altrettanto importante è l’ok della Regione coinvolta: senza quel via libera, la costruzione sul territorio non può essere avviata.

Inoltre occorre considerare che la delibera dell’esecutivo è arrivata dopo una controversia tra il Ministero alla Cultura e quello dell’Ambiente sulla realizzazione degli impianti stessi. La Presidenza del Consiglio, come era accaduto anche durante il Governo Draghi, ha mediato tra le parti per superare l’impasse ma il processo ha subito in ogni caso un rallentamento.

Infine sul tema Legambiente ha sottolineato come sia necessario assicurarsi che i parchi siano davvero “agrivoltaici”: per diventarlo al 100%, i pannelli devono trovarsi a un’altezza tale da permettere la coltivazione della terra.

Un caso recente riguarda il territorio a sud del Comune di Monselice, dove si parla della campagna della Bassa Padovana come “tappezzata” da migliaia di pannelli di 12 impianti, per un totale di 174 ettari richiesti.

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