Diritti

Chi c’è dietro le proteste no vax in Canada (e nel mondo)

Ottawa oggi, domani Bruxelles: la protesta dei negazionisti infiamma le piazze. E arruola sempre più seguaci della destra estrema, che si organizzano su Telegram. E diffondono fake news e dati falsati sulla pandemia
Ottawa, tra le regioni del Québec e dell’Ontario, è in stato di emergenza dopo che camion e automobili hanno bloccato il centro città in nome del Freedom Convoy
Ottawa, tra le regioni del Québec e dell’Ontario, è in stato di emergenza dopo che camion e automobili hanno bloccato il centro città in nome del Freedom Convoy
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10 febbraio 2022 Aggiornato alle 09:00

Bei tempi quelli in cui il 14 febbraio si festeggiava San Valentino. Quest’anno la giornata sarà, probabilmente, un po’ più movimentata del solito, soprattutto a Bruxelles. A 15 giorni dall’inizio delle proteste in Canada contro le limitazioni da Covid-19, le manifestazioni si stanno diffondendo in Nuova Zelanda, Australia e alcuni Paesi europei, come la Francia, la Germania e il Belgio.

Ottawa, tra le regioni del Québec e dell’Ontario, è in stato di emergenza dopo che camion e automobili hanno bloccato il centro città in nome del Freedom Convoy, letteralmente “Convoglio della libertà”, iniziato il 23 gennaio. Ha visto la partecipazione di migliaia di persone, molte delle quali imbracciavano bandiere confederate, cartelloni con svastiche e simboli legati al gruppo politico di estrema destra QAnon.

La voce si è sparsa velocemente e le manifestazioni hanno bloccato per due giorni anche Wellington, che si affaccia sullo stretto di Cook, nell’isola del Nord della Nuova Zelanda. I kiwis - così sono chiamati gli abitanti dello Stato insulare nel Pacifico meridionale – si sono riuniti davanti al Parlamento e per le strade della città, con la prima ministra Jacinda Ardern che li ha quasi ignorati, perché minoranza marginale nel Paese. «Il 96% dei cittadini è vaccinato, cosa che ha permesso di vivere adesso con meno restrizioni grazie alla protezione aggiuntiva che ha fornito» ha spiegato a Radio New Zealand. Anche negli Stati Uniti sono attese altre proteste nei prossimi giorni, oltre a quelle in corso in Michigan.

In programma c’è anche una manifestazione a Bruxelles fissata per il 14 febbraio e ideata sul canale telegram “FreedomEuro”. Non è la prima volta che gruppi di negazionisti ed estremisti di destra, che popolano queste chat, si ritrovano sul social di messaggistica che nel 2021 ha visto un boom di iscrizioni e ora ha più di 1 miliardo di utenti.

A colpi di video e fotografie che mostrano i manifestanti arrabbiati per le restrizioni da Covid-19 e per l’obbligo vaccinale, le conversazioni si riempiono di fake news e dati falsati, atti violenti contro le istituzioni e dichiarazioni di personaggi famosi inventate per l’occasione. Ma ci sono altrettanti volti noti che hanno espresso il proprio sostegno ai camionisti di Ottawa, come l’imprenditore e fondatore di Space X e Tesla Elon Musk, il senatore del Texas Ted Cruz, l’ex presidente degli Usa Donald Trump.

Come spiega il quotidiano americano Politico, sin dall’inizio della pandemia le persone contrarie all’uso delle mascherine, dei vaccini, e di tutte le altre restrizioni messe in atto dai governi di tutto il mondo, hanno stretto legami molto forti, anche se virtuali, attraverso i social media, rivolgendosi a reti marginali (come Telegram inizialmente, ma non solo: anche app come Zello walkie-talkie, utili a segnalare ed eludere le barricate della polizia) dopo che Facebook e Twitter hanno iniziato a reprimere le fake news e la disinformazione nel 2021. Questi movimenti antigovernativi promuovono un messaggio che ritiene che gli sforzi di contenimento del virus siano, in realtà, restrizioni alla libertà personale degli individui.

Secondo il britannico Guardian, il convoglio della libertà è nato da un’idea del cospirazionista James Bauder, che ha definito il Covid-19 “la più grande truffa politica della storia”. Il suo gruppo, Canada Unity, sostiene che i passaporti vaccinali – i nostri green pass – siano illegali ai sensi della costituzione canadese, del Codice di Norimberga nato al termine della Seconda Guerra mondiale e di altre convenzioni internazionali.

Ha preso piede dopo che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che i camionisti di frontiera avrebbero dovuto essere completamente vaccinati: per questo, a Ottawa sono comparsi adesivi con il volto di Trudeau accusato di corruzione e fascismo. Accanto a questo movimento anche Hold Fast Canada – che ha denunciato il ritorno dei campi di concentramento – e Action4Canada – che riconduce la pandemia a un piano malvagio del miliardario e padre di Microsoft Bill Gates, che vorrebbe iniettare microchip e 5G nella popolazione.

“Questo è solo l’inizio” hanno avvertito i manifestanti. Una diffusione simile a un virus?

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