Ambiente

La Rossa Ferrari corre insieme a Enel X verso il verde

Vicino il circuito di Fiorano (Modena), il tracciato riservato ai test privati, sorgerà la prima comunità energetica industriale italiana. Che vedrà in funzione oltre 1.800 pannelli da 500 W
Credit: Martí Sierra
Tempo di lettura 4 min lettura
4 maggio 2023 Aggiornato alle 21:00

Il Cavallino della Ferrari correrà con l’energia rinnovabile. Grazie a un accordo tra la società automobilistica e Enel X, nasce nel modenese la prima comunità energetica industriale in Italia.

Ad alimentare la corsa verde della rossa più iconica sarà un impianto fotovoltaico 1 MWp, che verrà installato entro dicembre 2023 tra i comuni di Fiorano e Maranello.

Si utilizzerà una superficie attualmente in disuso di 10.000 metri quadrati, di proprietà della Casa.

L’elettricità prodotta sarà interamente messa a disposizione della comunità locale. Mentre il Governo Meloni attende il via libera da Bruxelles per il Decreto Cer, presentato a fine febbraio dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il settore privato sta provando ad anticipare i tempi.

La Direttiva europea RED II (2018/2001/UE) consente infatti loro di appoggiarsi ad aziende energetiche, come Enel X, per condividere l’energia prodotta e immessa in rete dai membri di una comunità o di una cittadina. Quella di Ferrari sarà però il primo esperimento di questo tipo “promosso e sostenuto nel Paese da un’azienda a beneficio del proprio territorio”, si legge in un comunicato.

L’impianto solare della Scuderia sorgerà nei pressi del circuito di Fiorano, il tracciato riservato ai test privati. Oltre 1.800 pannelli da 500 W saranno posizionati su tracker monoassiali, per consentirne agevolmente la rotazione, a seconda della posizione del sole, e attivarli da entrambi i lati. Secondo le stime delle aziende coinvolte, la centrale ogni anno dovrebbe produrre circa 1.500 MWh per vent’anni.

L’impatto sarà visibile per gli abitanti di Fiorano e Maranello sia sul costo più basso delle bollette, sia sull’ambiente: si immetteranno, sempre stando ai calcoli delle aziende, circa 450 tonnellate annue di CO2 in meno.

I membri della Cer, che usufruiranno dell’energia del nuovo impianto, sono famiglie, istituzioni e attività commerciali. Comprendono anche gli stabilimenti Ferrari nei comuni interessati, secondo il principio dell’autoconsumo e della circolarità. Inoltre, abitazioni o edifici pubblici potranno collegare alla rete ulteriori sistemi fotovoltaici, in modo da massimizzare la produzione della comunità.

L’iniziativa è in linea con l’obiettivo di Ferrari di raggiungere la carbon neutrality entro il 2030. Negli scorsi anni ha già realizzato una serie di fuel cell a ossido solido da 1 MW presso lo stabilimento di Maranello. Si tratta di dispositivi elettrochimici alimentati da combustibili poco impattanti, che attualmente coprono il 5% dell’energia utilizzata nelle attività industriali della Rossa.

Il tetto della fabbrica emiliana è stato poi solarizzato. Il fornitore elettrico ha anche realizzato un sistema di produzione di energia off-grid (pannelli bifacciali e accumulo in batteria) per caricare i modelli di automobile ibridi sviluppati da Ferrari.

«La sostenibilità è per noi prioritaria. Non nascondiamo l’ambizione di ispirare un cambiamento più ampio – ha spiegato Benedetto Vigna, Ceo di Ferrari, in una nota stampa - La comunità energetica Ferrari è una testimonianza concreta della possibile sinergia fra un’industria e la comunità in cui opera e un modello che può apportare importanti benefici al sistema energetico italiano. Per la sua scalabilità e replicabilità può accelerarne il processo di decarbonizzazione, riducendo al contempo il costo dell’energia per i cittadini e le imprese».

«Siamo entusiasti di consolidare la collaborazione vincente con Ferrari che non solo è un’eccellenza italiana unica nel mondo, ma anche un brand che come noi sposa a pieno i valori di innovazione e sostenibilità», ha dichiarato Francesco Venturini, responsabile di Enel X. La Cer modenese è «un progetto con grande potenziale insieme a un partner di assoluta importanza che ha scelto ancora una volta Enel X per creare valore sul territorio in termini economici e ambientali. Le comunità energetiche sono degli acceleratori della transizione energetica e siamo convinti che questo primo esempio possa fare da apripista ad altri replicabili in tutta Italia».

Leggi anche
Comunità Energetiche
di Giorgia Colucci 3 min lettura
Rinnovabili
di Ilaria Marciano 4 min lettura