Ambiente

Cop28: raggiungeremo i 100 miliardi per i Paesi poveri?

In apertura dei negoziati sul clima al Petersberg Climate Dialogue di Berlino, la ministra degli Esteri tedesca ha detto che «siamo sulla buona strada». Il presidente della Conferenza Onu Al Jaber: «Vitale per la credibilità politica»
L'intervento di Annalena Baerbock, ministra degli Esteri tedesca, in occasione del Petersberg Climate Dialogue (EPA/CLEMENS BILAN)
L'intervento di Annalena Baerbock, ministra degli Esteri tedesca, in occasione del Petersberg Climate Dialogue (EPA/CLEMENS BILAN) Credit: EPA/CLEMENS BILAN
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
4 maggio 2023 Aggiornato alle 07:00

Il traguardo dei 100 miliardi di dollari annui di finanziamenti sul clima da destinare ai Paesi in via di sviluppo, fissato per la prima volta in occasione della 15esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop15), potrebbe essere vicino al suo raggiungimento.

Ad affermarlo è la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, intervenuta all’appuntamento del 2-3 maggio col Petersberg Climate Dialogue, l’incontro annuale che apre i negoziati sul clima in vista della successiva Conferenze delle parti.

«La buona notizia è che sembriamo essere sulla buona strada per raggiungere finalmente la somma di 100 miliardi di dollari quest’anno», ha dichiarato Baerbock nel corso della riunione.

Nel 2020, secondo quanto riportato dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), si è arrivati a 83,3 miliardi di dollari, con un aumento del 4% rispetto al 2019 tuttavia insufficiente a raggiungere l’obiettivo formalizzato alla Cop16 di Cancún (Messico) ed esteso al 2025 dalla Cop21 di Parigi.

«Francamente è imbarazzante che non sia stato ancora possibile mobilitare questi soldi, soprattutto considerando che in realtà, a dire il vero, abbiamo bisogno di trilioni», ha commentato all’agenzia di stampa Reuters Dan Jørgensen, ministro del Clima e dell’Energia danese.

Oltre a garantire la possibilità di attuare misure concrete, i 100 miliardi rappresentano anche una cifra simbolica sulla quale si gioca la credibilità degli attori istituzionali coinvolti nei negoziati sul clima.

«Le aspettative sono alte. La fiducia è bassa», ha sintetizzato Sultan Ahmed Al Jaber, presidente designato della prossima Cop28 in programma all’Expo City di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre di quest’anno.

«Chiedo ai Paesi donatori di fornire una valutazione definitiva sull’adempimento di questo impegno per la Cop28», ha aggiunto, definendo «vitale» che i donatori tengano fede al loro dovere «soprattutto perché il valore reale di questo impegno si è eroso nel tempo».

«L’ultimo rapporto dell’Ipcc ha già messo in chiaro che siamo fuori strada – ha ricordato – Questo è un momento di chiarezza che dobbiamo affrontare con totale onestà. Il messaggio è chiaro. Le nostre rispettive responsabilità sono chiare. Ed è tempo per noi di venire a patti con alcune realtà».

«Mi aspetto impegni ambiziosi, trasparenti e responsabili da Paesi e imprese che daranno forma alle politiche nei parlamenti e ai bilanci nei consigli di amministrazione – ha concluso – Vogliamo che la Cop28 degli Emirati Arabi Uniti sarà ricordata per aver spinto tutti verso l’azione concreta».

Alcuni indizi, però, a cominciare dal ruolo di Al Jaber come amministratore delegato del colosso petrolifero Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), e dal suo riferimento alla «eliminazione graduale delle emissioni di combustibili fossili», non lasciano ben sperare.

«Se vogliamo seriamente mitigare i cambiamenti climatici e ridurre in modo pratico le emissioni, dobbiamo aumentare le tecnologie di cattura del carbonio», ha dichiarato alla fine della due giorni a Berlino Al Jaber.

In qualità di ministro dell’Industria e della Tecnologia avanzata negli Emirati Arabi Uniti, l’imprenditore afferma inoltre di aver «adottato un approccio globale e olistico alla transizione energetica».

Non bisogna illudersi insomma: i combustibili fossili, dichiara in modo esplicito il presidente designato della Cop28, «continueranno a svolgere un ruolo nel prossimo futuro».

Leggi anche
Cambiamento climatico
di Giacomo Talignani 4 min lettura
Combustibili fossili
di Giacomo Talignani 4 min lettura