Ambiente

Jj4 verrà uccisa?

Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento, ieri sera ha firmato una nuova ordinanza di abbattimento per l’orsa che ha aggredito a morte il runner Andrea Papi
Credit: Thomas Bonometti
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28 aprile 2023 Aggiornato alle 16:00

Alea iacta est?

Il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato ieri sera una nuova ordinanza di abbattimento per l’orsa Jj4, catturata dai forestali e rinchiusa nel rifugio Le Casteller (Trento) dopo aver aggredito e ucciso Andrea Papi, 26 anni, nei boschi di Caldes, in valle di Sole.

La prima ordinanza di abbattimento è stata sospesa dal Tar di Trento dopo il ricorso delle associazioni animaliste, che ora annunciano nuovamente battaglia contro il provvedimento approvato ieri sera.

La Lav ha inoltre annunciato che presenterà a Procura e carabinieri una diffida alla Apps, contro l’esecuzione dell’animale che configurerebbe - dicono gli animalisti - il reato previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale, due anni di reclusione per mandanti ed esecutori, di uccisione “senza necessità” di un animale.

“La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa Jj4, visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime Ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale”, scrive ancora la Lav.

“Incredibile e spietato il nuovo decreto del Presidente Fugatti. Nel caso si eseguisse l’abbattimento, l’Oipa presenterà una denuncia in Tribunale per uccisione non necessitata e invita i veterinari a non eseguire l’eutanasia, come indicato dal loro Ordine professionale di Trento”. Lo si legge in una nota dell’Organizzazione internazionale protezione animali nella quel evidenzia come anche “l’Ordine nazionale dei biologi dice no all’abbattimento dell’orsa e auspica ‘una pronta indagine sulle responsabilità delle istituzioni’. Anche i biologi dichiarano che ‘affrontare il problema della convivenza tra l’uomo e gli orsi nei boschi del Trentino per i biologi esperti non può prescindere da una valutazione più ampia del rapporto tra l’essere umano e gli ecosistemi di cui esso stesso fa parte’”.

“Eventuali situazioni conflittuali con gli orsi, così come con ogni altro animale selvatico, dovrebbero essere affrontate con gli strumenti di prevenzione prescritti dalle normative e basati su regole scientifiche - ribadisce l’Oipa - Auspichiamo una presa di posizione anche delle autorità europee a difesa degli orsi perseguitati dalla miope gestione della Provincia autonoma di Trento”.

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