Futuro

L’Intelligenza artificiale sostituirà i giornalisti?

Per il Ceo del gruppo editoriale Axel Springer, l’AI “ha il potenziale di rendere migliore il giornalismo indipendente”. Ma può davvero un algoritmo rimpiazzare il lavoro umano? Per alcuni sembrerebbe di no
Credit: thetimes.co.uk
Tempo di lettura 3 min lettura
31 marzo 2023 Aggiornato alle 18:00

La tecnologia sostituirà l’essere umano anche nel giornalismo? Potrà allontanare le sue preziose mani dalla tastiera o dal taccuino per produrre e diffondere informazioni di qualità? Potrà fare da guardiano della democrazia? Questi sono interrogativi ancora molto lontani dall’ottenere una risposta, eppure c’è già chi si esprime. Anzi, chi agisce.

Mathias Döpfner, amministratore delegato del gruppo editoriale Axel Springer ( che possiede i quotidiani tedeschi Bild, Die Welt e il sito americano di notizie Business Insider)  ha dichiarato che i giornalisti rischiano di essere sostituiti da sistemi di intelligenza artificiale come ChatGPT.

Il gruppo editoriale tedesco sta cercando di incrementare le entrate dei suoi giornali trasformandosi in una società di media esclusivamente digitale. La nuova linea organizzativa, sarà “gestita in modo più decentralizzato, indipendente e imprenditoriale, con maggiore vicinanza al mercato e ai clienti” si legge nella nota diffusa dell’amministratore delegato. Non sarà un passaggio immediato, ma rappresenta l’obiettivo finale del gruppo.

“L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rendere migliore il giornalismo indipendente di quanto non sia mai stato, o può semplicemente sostituirlo” aggiunge Döpfner in una lettera inviata ai suoi dipendenti.

Questa nuova struttura comporterà tagli ai posti di lavoro, ma non è stato ancora specificato il numero preciso. L’editore ha intenzione di mantenere giornalisti, redattori e autori specializzati, investendo sui loro contenuti originali. Ma l’organico principale verrà sostituito da processi totalmente automatici.

Axel Springer non è la prima azienda editoriale a pianificare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la creazione di contenuti. Anche Buzzfeed ha annunciato di volerla utilizzare per migliorare i suoi contenuti e quiz online. E nella lista non mancano gli autori di libri: su Kindle Store  (negozio di Amazon in cui è possibile acquistare libri digitali)  ci sono oltre 200 libri scritti da ChatGPT e il numero aumenta vertiginosamente ogni giorno.

Ma l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non deve trarci in inganno, dato che non si tratta di uno strumento onnisciente. Il blog di tecnologia CNET, a esempio, ha utilizzato uno strumento AI per generare articoli che sarebbero stati successivamente analizzati da redattori umani prima della loro pubblicazione: sono stati trovati errori in 41 articoli su 77, più della metà delle storie generate.

Questo ci permette di capire come la tecnologia rimane indomabile senza gli esseri umani e l’attività di controllo, selezione e verifica dei contenuti spetterebbe comunque ai professionisti.

Leggi anche
Intelligenza artificiale
di Fabrizio Papitto 5 min lettura