Futuro

Su Amazon ci sono centinaia di e-book scritti con ChatGPT

Secondo Reuters sarebbero oltre 200 i volumi presenti nella libreria digitale del colosso dell’e-commerce scritti con l’intelligenza artificiale. Albi illustrati in testa. Gli esperti: «Servono regole e trasparenza»
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Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
24 febbraio 2023 Aggiornato alle 07:00

Sulla piattaforma di self-publishing del Kindle Store, il negozio di Amazon specializzato nella vendita di e-book, ci sono oltre 200 libri scritti dall’intelligenza artificiale di ChatGPT, in qualità di autore o coautore.

A rivelarlo è l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui «il numero aumenta ogni giorno», anche se non è possibile quantificarlo con precisione dal momento che non c’è l’obbligo per gli autori di dichiarare l’utilizzo del software.

Ad andare per la maggiore sono i libri illustrati per bambini, ma non mancano manuali di ogni sorta, inclusi quelli su come utilizzare lo stesso software di AI, mentre su YouTube e altre piattaforme esistono già diversi tutorial per guidare gli utenti su “come scrivere un libro con ChatGPT”.

«È qualcosa di cui dobbiamo davvero preoccuparci, questi libri inonderanno il mercato e molti autori rimarranno senza lavoro, ha dichiarato Mary Rasenberger», direttrice esecutiva dell’organizzazione di supporto degli scrittori The Authors Guild.

«Il ghostwriting ha una lunga tradizione, ma la capacità di automatizzare attraverso l’intelligenza artificiale potrebbe trasformare la scrittura di libri da un mestiere in una merce – ha aggiunto – Deve esserci trasparenza da parte degli autori e delle piattaforme su come vengono creati questi libri o ti ritroverai con molti libri di bassa qualità».

Non è la prima volta che ChatGPT o software analoghi finiscono al centro di polemiche sull’autorialità delle opere creative, spesso chiamate anche “opere dell’ingegno”.

A gennaio la rivista Science ha dovuto aggiornare le sue norme editoriali per precisare che «il testo generato dall’intelligenza artificiale, dall’apprendimento automatico o da strumenti algoritmici simili non può essere utilizzato in articoli pubblicati su riviste scientifiche», e che «un programma di intelligenza artificiale non può essere autore di un articolo su una rivista scientifica».

Kamil Banc è uno degli autori, ma forse dovremmo chiamarli più precisamente “sviluppatori”, ad aver pubblicato a suo nome una raccolta di storie delle buonanotte con l’etichetta “Questo libro è stato scritto e illustrato mediante software di intelligenza artificiale”.

«Sono rimasto sorpreso dalla velocità con cui è stato possibile passare dall’ideazione alla pubblicazione», ha dichiarato Kamil Banc a Reuters.

«Storie affascinanti e bellissime illustrazioni sono un’ottima dimostrazione delle moderne tecniche di intelligenza artificiale – ha commentato un utente – Vorrei averlo avuto quando mia figlia era piccola. Ho dovuto inventare una storia quasi ogni sera – conclude – Ma ovviamente, quella era la stessa ricompensa».

Una consapevolezza che, almeno per ora, è ancora in grado di fare la differenza.

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