Ambiente

Idrogeno: la nuova caldaia per un riscaldamento ecofriendly

L’impianto, realizzato nell’edificio scolastico “Antonio Meucci” di Carpi (Modena), è il primo in Europa. Permetterà di ridurre di 717 tonnellate l’anno le emissioni di CO2
Credit: D-Koi/unsplash
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24 gennaio 2023 Aggiornato alle 10:00

È la prima in Europa, è nata in Italia, è stata messa in funzione per la prima volta il 20 gennaio 2023 e possiamo definirla l’apripista per la svolta green degli impianti di riscaldamento delle scuole del nostro Paese.

Si tratta della caldaia a idrogeno, il primo sistema di riscaldamento alimentato a idrogeno verde, prodotto da pannelli fotovoltaici, che riscalderà le lunghe giornate scolastiche degli studenti che popolano l’edificio scolastico Antonio Meucci di Carpi (Modena).

L’impianto, appena inaugurato, era inserito nel bando energia della Provincia di Modena aggiudicato da Coopservice di Reggio Emilia e ha previsto la realizzazione di un sistema di generazione di calore costituito da una caldaia alimentata a gas idrogeno prodotto in loco, tramite impianto fotovoltaico posto sulla copertura della palestra del Meucci, che alimenta una serie di elettrolizzatori a celle elettrolitiche.

La caldaia prevede, inoltre, anche la possibilità di immagazzinare idrogeno attraverso un sistema di stoccaggio da circa 9 metri cubi che consentirà di utilizzare l’energia prodotta anche nel periodo invernale.

Come sottolineato durante la conferenza stampa che ha anticipato l’inaugurazione dell’ innovativa tecnologia, l’intero impianto permetterà, in un anno, di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera di 717 tonnellate, tanto quanto viene assorbito da 145 ettari di bosco, cioè la superficie di 25 campi da calcio.

«Si tratta del primo passo concreto nel nostro territorio verso la riconversione dell’energia negli edifici pubblici. Abbiamo intuito alcuni anni fa che la riconversione energetica sarebbe stata un’esigenza per tutti, oggi siamo gli apripista in Italia nel riscaldamento a idrogeno delle scuole. Il fatto poi che l’energia necessaria alla produzione di idrogeno venga prodotta da un impianto fotovoltaico rende il progetto pienamente sostenibile», ha dichiarato il Presidente della provincia di Modena, Gian Domenico Tomei.

Quanto realizzato nella scuola di Carpi ha già attirato la curiosità di tante altre scuole della provincia, che hanno mostrato interesse e attenzione al tema.

Quella del Meucci sembrerebbe essere solo il primo passo di un lungo percorso in un progetto green che renderà sostenibili oltre 90 scuole in tutto il modenese: infatti, il bando per i servizi energetici della Provincia di Modena, che ha permesso la realizzazione del primo innovativo impianto, ha un valore di ben 25 milioni di euro e riguarda un totale di 90 edifici della scuola secondaria di primo e secondo grado, tutte di proprietà della Provincia.

Un bando che, per Tomei, «rappresenta la ferma volontà di avviare una vera e propria rivoluzione verde nel consumo energetico dei nostri edifici. In questo modo, tutti gli istituti scolastici superiori saranno più eco sostenibili, meglio riscaldati e soprattutto meno impattanti per l’ambiente».

Per Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alle politiche ambientali e alla lotta al cambiamento climatico «progetti pionieristici come quello attuato a Carpi rappresentano la nuova frontiera del processo di transizione ecosostenibile che non può prescindere dall’idrogeno verde, riconosciuto anche dall’Europa tra i vettori energetici fondamentali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e per ridurre le emissioni».

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