Foreste protette = Meno CO2
Carbon Credits Consulting è la prima azienda nel mondo ad aver sviluppato, avviato e gestito integralmente un progetto di protezione della foresta nativa in Argentina. E arriva in un momento dove le discussioni sulla crisi climatica sono all’ordine del giorno.
Si chiama Selva de Urundel REDD+ (Reducting Emission from Deforestation and forest Degradation) e ha base nel Nord dell’Argentina, nello specifico nell’ecoregione della Yungas Australi, provincia di Salta. Attualmente il progetto sta percorrendo l’iter di validazione e dovrà rispondere agli standard internazionali VERRA, leader nel settore. L’obiettivo è preservare un’area di 52.000 ettari di foresta nativa per evitare l’emissione in atmosfera di 200.000 tonnellate di anidride carbonica nel corso di un anno.
E la scelta di proteggere proprio quest’area non è affidata al caso, naturalmente, ma è frutto di un’accurata riflessione: le Yungas infatti sono foreste di montagna importantissime e si contraddistinguono grazie al fatto che ospitano un’immensa biodiversità.
Qui la biodiversità è un tratto caratterizzante, tanto da entrare nel progetto Unesco Man and the Biosphere, ma che è a rischio a causa della deforestazione, e non solo. Perché queste distese di alberi sono anche vittime di estrazione illegale del legname, di bracconaggio e di produzione di carbone vegetale. Senza tralasciare, ovviamente, gli incendi, la maggior parte dei quali - secondo stime recenti della Carbon Credits Consulting, il 70% - di origine dolosa, causati dall’essere umano in cerca di nuove aree coltivabili e di luoghi per smaltire illegalmente la spazzatura.
In questo contesto, l’azienda si pone un obiettivo che mira a più direzioni: oltre all’arresto del disboscamento della zona, la CCC si vuole impegnare anche in un lavoro di sensibilizzazione e formazione delle comunità locali. Come? Fornendo loro strumenti necessari per adottare uno stile di vita più sostenibile e a garantire la sopravvivenza di specie animali a rischio, tra cui il giaguaro, felino per eccellenza della zona, il puma, il formichiere gigante e il tapiro.
Come anticipato, il progetto della Carbon Credits Consulting è ancora in fase di certificazione; tuttavia, l’azienda ha già avviato diverse attività fondamentali per la riuscita del progetto, dall’installazione di sistemi di rilevamento antincendio - grazie alla collaborazione delle guardie assunte per proteggere le aree interessate - all’implementazione di corsi di prevenzione e controllo per gli abitanti locali e incontri formativi con la comunità locale per sensibilizzare sull’argomento.
Ma non solo. Perché CCC, a partire dal mese di agosto, ha anche erogato massicci investimenti per contrastare gli incendi generati durante il periodo di siccità e che ancora oggi, a causa dell’attività antropica, continuano a devastare l’area.
Al fine di gestire al meglio il progetto, l’azienda sta per aprire una filiale tecnica a Salta: qui, una squadra di ingegneri ambientali, geografi e biologi si trasferirà per monitorare i progressi e poter intervenire sul piano d’azione, laddove necessario, in maniera tempestiva.