Ambiente

Co2alizione: 60 imprese per zero emissioni

Un gruppo di aziende italiane si impegna a integrare il raggiungimento della neutralità climatica nello statuto societario. Obiettivo: combattere la crisi climatica
Paolo di Cesare, cofounder Nativa, azienda di design “rigenerativo”, prende la parola nel corso del convegno su CO2alizione Italia
Paolo di Cesare, cofounder Nativa, azienda di design “rigenerativo”, prende la parola nel corso del convegno su CO2alizione Italia
Tempo di lettura 6 min lettura
17 giugno 2022 Aggiornato alle 19:00

Il 15 giugno, oltre 60 aziende italiane - chiamate da Paolo di Cesare e Eric Ezechieli, cofounder di Nativa, azienda di design “rigenerativo” - hanno dato vita a CO2alizione Italia. Si tratta di un consorzio con l’obiettivo di integrare il raggiungimento delle zero emissioni di gas serra nello statuto societario dell’azienda in linea con i target europei.

“Come responsabili di imprese europee crediamo che il nostro ruolo sia fondamentale per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica che l’Unione Europea ha stabilito per il 2050”, si legge nel manifesto dell’iniziativa.

“Questa integrazione sancisce l’intenzione dei nostri azionisti di stabilire a priori, una volta per tutte, una direzione chiara e inequivocabile a preservare gli equilibri climatici, assegnando un nuovo e innovativo mandato al management attuale e futuro delle nostre imprese”, conclude.

Ma come avviene il cambiamento, in concreto? L’integrazione può essere realizzata attraverso l’adozione dello status giuridico di Società Benefit, o attraverso una modifica statutaria equivalente che preveda un impegno formale verso la neutralità climatica.

In pratica, l’impresa si impegna ad attuare un’evoluzione progressiva del proprio modello di business e operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica.

Questa finalità, inserita all’interno dell’Oggetto Sociale, non è solo una dichiarazione di intenti o una generica promessa, ma una vera e propria scopo da perseguire nel tempo alla pari dell’impegno di un’azienda a generare utili.

L’adesione a CO2alizione comporta inoltre un aumento della trasparenza rispetto all’impegno di neutralità climatica: a tutte le aziende aderenti sono estesi gli obblighi di rendicontazione delle Società Benefit espletati attraverso la redazione della Relazione d’Impatto.

L’integrazione della finalità richiede infatti di stabilire e pubblicare annualmente azioni e obiettivi concreti, per monitorare in maniera trasparente e garantire il progresso verso gli obiettivi stabiliti.

In concreto, equivale a un’assunzione di responsabilità da parte delle aziende e l’impegno a rendicontare con trasparenza, anno dopo anno, le azioni e le politiche messe in atto per la protezione del clima. «È finito il tempo delle promesse generiche. Comincia il tempo dell’impegno elevato a finalità stessa dell’impresa», ha commentato Paolo Di Cesare, co-founder di Nativa.

L’iniziativa è stata presentata presso la sede di Associazione Civita al segretario generale Simonetta Giordani insieme col presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi e gli esponenti delle aziende aderenti moderati dalla direttrice de La Svolta, Cristina Sivieri Tagliabue.

«La decisione di un gruppo di imprese di diventare leader dell’azzeramento delle emissioni di gas serra dà un contributo importante all’aumento dell’impegno nazionale contro la crisi climatica», ha dichiarato Ronchi, che ha anche sottolineato la necessità di unire più energie possibili intorno snon solo al dibattito, ma all’azione.

E di vera e propria azione si parla quando uno statuto societario mette sullo stesso piano il profitto dei soci con l’equilibrio dell’ambiente. È di questo che hanno parlato anche aziende di primissimo piano, “testimonial” del progetto in quanto tra i primi firmatari. Danone, con il suo progetto Zero Sprechi in casa Danone e l’azione congiunta per trasformare la data di scadenza da “da consumarsi entro” a “da consumarsi preferibilmente entro”, ha spiegato Salvatore Castiglione, Corporate Director Affairs.

Nel farmaceutico Maria Paola Chiesi - Shared Value & Sustainability Director Gruppo Chiesi - ha spiegato come uno dei maggiori produttori di soluzioni fisiologiche per Aerosol abbia speso 350 milioni di euro per realizzare prodotti a zero emissioni, modificando in modo strutturale la produzione di tutto il range di offerta.

Oltre a loro, intorno al tavolo anche Alessandro Battistini, direttore generale di Hera Luce: «In vent’anni di storia, il Gruppo Hera ha messo al centro della propria strategia un impegno crescente per la responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità, che si è evoluto e maturato nel tempo con l’introduzione di un approccio strategico volto alla creazione di valore condiviso. L’inserimento, lo scorso anno, del concetto di corporate purpose nello Statuto di Hera e la recente trasformazione in Società Benefit della controllata Hera Luce hanno altresì confermato l’impegno del Gruppo in questo percorso, a beneficio dell’ecosistema territoriale di riferimento e delle generazioni future», ha commentato Battistini.

E anche la marchigiana Roberta Fileni, vice president del Gruppo Fileni, ha portato una testimonianza efficace e concreta di come “cambiare direzione”, o invertire la rotta. «Per Fileni, l’adesione a CO2alizione è un ulteriore tassello di un percorso sostenibile che è iniziato più di vent’anni fa e che ci ha portato a essere – oggi – il punto di riferimento per le proteine biologiche in Italia. Un percorso che si concretizza ogni giorno con gli impegni che ci siamo assunti nel nostro Manifesto di Sostenibilità».

Le realtà che desiderano entrare a far parte di CO2alizione possono cominciare con la sottoscrizione del modulo di adesione col quale si impegnando a modificare il proprio statuto entro 12 mesi. E poi, tanto tanto lavoro per realizzare il cambiamento.

Hanno aderito a CO2alizione Italia: Aboca, Acetificio de Nigris, ADR Center, Antica Erboristeria, Arkage, Beste, CEF Publishing, Chiesi Group, Damiano, Danone Italia, Davines, ÈAmbiente, E80, Emsibeth, Enetec, Engine, Erbolario, Erbolario Franchising, Eurotherm, Evogy, Fedabo, Feudi San Gregorio, Fileni, Florim, Garc Ambiente, Garc, Gelit, Grassi, Green Future Project, Gruppo Hera, Gustibus Alimentari, illycaffè, Intexo, Irritec, Jonix, Kerakoll, Lazzerini, Lenet Group, Lundbeck Italia, Mine Studio, Mutti, NATIVA, Nespresso Italiana, NWG Energia, NWG Italia, Onde Alte, Palm, Panino Giusto, Pattern, Perlage Winery, Fratelli Piacenza, POLIMI Graduate School of Management, Redo, Renovit, Reti, Sales, Save The Duck, Siav, Slowear, SNAM, The ID Factory, ViCook, Way2Global.

Leggi anche