Futuro

Google calcola le emissioni di anidride carbonica prodotte dai cloud di ciascun utente

L’iniziativa fa parte di una strategia per aiutare le aziende a tagliare le emissioni e combattere il cambiamento climatico
L'obiettivo di Google è alimentare l'attività con energia a zero emissioni di CO2, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in tutti i data center entro il 2030
L'obiettivo di Google è alimentare l'attività con energia a zero emissioni di CO2, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in tutti i data center entro il 2030
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13 ottobre 2021 Aggiornato alle 16:12

Google comunicherà ai clienti le emissioni di carbonio date dal loro utilizzo del cloud. Si tratta del sistema di archiviazione esterno che consente di conservare e spostare i dati su diversi server per renderli disponibili sempre e ovunque tramite internet. L’annuncio fa parte di una strategia per aiutare le aziende a tagliare le emissioni e combattere il cambiamento climatico.

La nuova funzionalità sarà gratuita e fornirà agli utenti dei rapporti personalizzati a partire dalle attività di archiviazione ed elaborazione dei propri dati. Inoltre, Google avviserà i clienti quando staranno sprecando energia sui servizi cloud inattivi.

Sul sito si legge che “Oggi Google è carbon neutral, ma punta ancora più in alto: il nostro obiettivo è alimentare la nostra attività con energia a zero emissioni di CO2, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in tutti i nostri data center entro il 2030”. L’azienda non è la sola a voler raggiungere questo obiettivo: anche Microsoft e Amazon sono in competizione per offrire prodotti sempre più sostenibili. L’idea è quella di rendere sempre più facile per le aziende riportare l’impatto ambientale del loro utilizzo del cloud: “Il nostro servizio introduce un nuovo livello di trasparenza per supportare i clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi climatici” ha dichiarato Jenn Bennett, a capo della strategia digitale per la sostenibilità della divisione Google Cloud. Le emissioni delle infrastrutture digitali sono solo una parte della loro impronta ambientale, ma la contabilizzazione delle quantità di carbonio prodotte è necessaria per misurare i progressi nella decarbonizzazione.