Ambiente

100 colture per salvare la biodiversità

Centro di Sperimentazione Laimburg e Dr. Schär hanno unito le forze per il futuro dell’agricoltura. Come? Seminando tante piante diverse (anche le più esotiche)
Credit: Thomas Stephan
Tempo di lettura 3 min lettura
7 ottobre 2022 Aggiornato alle 17:55

Field100. È questo il nome del progetto agricolo altotesino di 100 colture diverse mai coltivate e lanciato da Dr. Schär, leader mondiale nell’alimentazione senza glutine.

Un progetto che racchiude una dichiarazione iconica a favore di una maggiore biodiversità, fondamentale non solo per la sicurezza alimentare globale ma anche per soddisfare le esigenze nutrizionali e rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

Come nasce l’idea? In collaborazione con Crop Trust, organizzazione internazionale senza scopo di lucro dedicata alla conservazione della diversità delle culture, sono state seminate 100 varietà di piante selezionate, tra cui le colture “esotiche” come sorgo, quinoa e amaranto.

Ma il progetto parla anche di un’altra verità allarmante: oggi il 40% di tutte le specie vegetali è in pericolo di estinzione. In particolare, la perdita di biodiversità è critica quando si tratta di agricoltura: secondo la FAO – Food and Agricolture Organization – solo 9 specie di piante alimentari rappresentano il 66% della produzione agricola totale.

E questa dipendenza da poche specie ha delle ricadute anche sulla nostra alimentazione, in quanto la mancanza di variazione genetiche nei campi agricoli rendono il nostro sistema alimentare vulnerabile a minacce come parassiti e malattie.

Field100 nasce con la speranza di rinvigorire la biodiversità. Ed ecco che gli esperti del Centro di Sperimentazione Laimburg e Dr. Schär hanno lavorato insieme per trovare risposte a domande essenziali sul futuro dell’agricoltura.

Fino a ora, infatti, le culture non regionali (quali appunto sorgo, quinoa e amaranto) hanno superato le aspettative in termini di crescita e potrebbero rappresentare una valida aggiunta alle colture locali in tempi di cambiamento climatico: queste varietà hanno bisogno di un basso apporto di acqua e si adattano a un clima più caldo.

Alcuni dei semi piantati in Field100 crescono con colture che normalmente vengono importate: «In futuro, vogliamo continuare ad assumerci la responsabilità della sostenibilità e lavorare a stretto contatto con i nostri partner ed esperti per promuovere la biodiversità», commenta Philipp Schoeller, CEO di Dr. Schär.

Ma non è tutto. Il Centro di Sperimentazione ha anche scoperto che le varietà antiche forniscono un importante pool genetico per le future attività di allevamento perché possono avere tratti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche.

Tuttavia è necessaria una ricerca scientifica che si svolga con costanza nel corso del tempo: «Le risorse fitogenetiche sono un tesoro per il futuro e abbiamo l’obbligo di conservarle per le prossime generazioni. Field100 è un passo importante in quanto contribuisce a salvaguardare le risorse genetiche vegetali e aiuta il pubblico a conoscere l’importanza della biodiversità», spiega Manuel Pramosohler, ricercatore presso il Centro Di Sperimentazione Laimburg

A questo proposito, Marina Braida, Corporate R&I Manager for Raw Materiales & Agricoltural Projects di Dr. Schär, aggiunge: «Field100 è un campo sperimentale in cui siamo stati in grado di esplorare domande sul futuro dell’agricoltura in un clima che cambia. Per confermare questi risultati, l’esperimento dovrebbe essere ripetuto per diversi anni».

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