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Come iscrivere i figli all’asilo?

Le domande (solo cartacee) potranno essere presentate fino al 30 gennaio, seguendo le direttive del proprio comune. Tra i requisiti: aver compiuto 3 anni entro il 31 dicembre 2023
Credit: Artem Podrez/pexels
Tempo di lettura 5 min lettura
11 gennaio 2023 Aggiornato alle 09:00

La scuola dell’infanzia - l’asilo in particolare - è il primo vero step dei bambini verso la socializzazione. Parte del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni ha durata triennale ed è aperto ai bimbi tra i 3 e i 5 anni. Fanno parte del sistema nazionale di istruzione le scuole dell’infanzia statali e paritarie a gestione pubblica e privata.

La scuola dell’infanzia riordinata e disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica n.89 del 2009 ha quindi il compito di educare allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento.

Come è strutturato l’asilo?

L’asilo è un servizio socio educativo, volto a favorire la crescita dei bambini dai 3 ai 6 anni, offrendo opportunità e stimoli che consentano la costruzione dell’identità, dell’autonomia e l’interazione con coetanei e adulti. Ha delle precise funzionalità, come la formazione e socializzazione dei bambini nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali. L’obiettivo è la cura dei bambini che comporta l’affidamento continuativo da parte di figure educative qualificate e il sostegno alle famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative.

Nella scuola dell’infanzia può esserci un numero diverso di sezioni (generalmente 3), a seconda del numero di bambini iscritti; in ogni sezione il numero massimo di alunni è 25, elevabile a 28 in casi particolari, ma riducibile a 20, massimo 22, se sono iscritti alunni con disabilità. Nelle scuole statali la giornata è coperta da 2 insegnanti che si trovano a lavorare in compresenza per alcune ore per permettere lo svolgimento di attività didattiche. Ogni insegnante di scuola dell’infanzia ha 25 ore settimanali di servizio, quindi ogni sezione sarà affidata a 2 insegnanti con alcune ore di compresenza al giorno.

È presente, per un’ora e mezzo alla settimana per sezione anche un insegnante di religione cattolica, del cui insegnamento le famiglie possono scegliere di avvalersi o meno. In questo ultimo caso, è possibile chiedere che ai bambini vengano presentate attività alternative. A questi vanno eventualmente ad aggiungersi insegnanti di sostegno e, in casi particolari, può aggiungersi la figura dell’assistente polivalente/educatore.

Come iscrivere i figli all’asilo?

Le iscrizioni per gli asili potranno effettuarsi dal 9 al 30 gennaio 2023 in modalità cartacea secondo le direttive del proprio comune. Uno dei requisiti per iscriversi alla scuola dell’infanzia è che i bambini abbiano compiuto 3 anni entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Eccezione per i piccoli che compiono 3 anni entro il 30 aprile dell’anno successivo (anticipatari).

Questa scelta, se richiesta dai genitori, è possibile attraverso alcune condizioni: disponibilità dei posti; accertamento dell’avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa; disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a 3 anni; valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalità dell’accoglienza.

Esiste però un’altra opzione per i bambini che compiono 24 mesi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento: questi possono fare domanda per iscriversi alle sezioni primavera che ha un progetto specifico dedicato a questa particolare fascia d’età.

Il lavoro della scuola dell’infanzia è stabilito in 40 ore settimanali, con possibilità di estensione fino a 50 ore.

L’iscrizione all’asilo è ancora cartacea

Nell’ultima informativa del Ministero dell’Istruzione in merito alla nota riguardo l’iscrizione alle scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo per l’a.s. 2023/24, anche per il prossimo anno scolastico rimangono esclusi dalla procedura telematica proprio la scuola dell’infanzia, le istituzioni scolastiche delle province di Trento e Bolzano, i percorsi di istruzione per adulti e altri istituti a norma speciale.

In una nota, l’Associazione nazionale presidi italiani critica la decisione di permettere le iscrizioni ancora e solo in modalità cartacea: “La modalità online, infatti, avrebbe consentito di snellire il lavoro delle segreterie, di assecondare il processo di dematerializzazione e di favorire una gestione coordinata delle iscrizioni tra i vari soggetti preposti, in coerenza con la governance disegnata dalle Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6”.

E se da un lato sappiamo della scarsità di strutture presenti sul territorio italiano, dall’altro a Milano gli asili chiudono per mancanza non di posti, ma di bambini: troppi pochi iscritti per gli asili di via della Spiga e di via Cima, che chiuderanno presto i battenti. L’asilo nel cuore del Quadrilatero della Moda, tra le vie internazionali e gli antichi palazzi del centro, che conta 32 iscritti attuali su 50 posti disponibili. L’altro, oltre la ferrovia all’Ortica, appena 37 bambini su 50. I genitori, si sono radunati in massa giorni fa davanti a Palazzo Marino per protestare e presentare delle petizioni contro la chiusura.

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