Ambiente

La rinascita ecofriendly di Notre-Dame

Il progetto, pensato dal gruppo di lavoro dell’architetto belga Bas Smets, rivoluzionerà il paesaggio intorno alla cattedrale parigina. Dove sorgerà un parco fluviale di 400 metri quadrati
Credit: Paul Deetman/Pexel 
Tempo di lettura 3 min lettura
23 dicembre 2022 Aggiornato alle 21:00

Coniugare l’arte con la tutela dell’ambiente è l’obiettivo del nuovo progetto architettonico e paesaggistico che cambierà l’area pubblica intorno alla cattedrale di Notre-Dame della città di Parigi, pensato dal gruppo di lavoro coadiuvato dall’architetto belga Bas Smets, con lo studio Grau e con la consulenza dello studio di architettura Neufville-Gayet.

Dopo l’incendio del 2019 che ha rovinato una parte della cattedrale, sono iniziate una serie di discussioni su come riqualificare l’importante zona culturale, una delle più famose al mondo, e dopo diverse valutazioni il Comune di Parigi è arrivato ad approvare definitivamente la visione di Bas Smets: «Per 800 anni Notre-Dame è stata testimone privilegiata della trasformazione della città. Ripensare le aree attorno significa innanzitutto interrogarsi sugli spazi pubblici per la città di domani. Le figure urbane, come il piazzale, la piazza, l’allineamento e gli argini del fiume, sono tutte presenti attorno alla cattedrale, ma in modo frammentato. Il progetto rivela la qualità di ogni luogo e ripensa ciascuna di queste figure con il doppio angolo della collettività e del clima», ha dichiarato l’architetto.

Il progetto entrerà nella fase operativa nel 2024 per poi concludersi nel 2027 in concomitanza con la fine dei restauri della cattedrale. L’intervento riguarderà complessivamente un’area di 4,75 ettari, finanziato dalle casse comunali per un valore di 50 milioni di euro in modo da accogliere nel migliore dei modi i 12 milioni di turisti annuali.

I lavori prevedono la creazione di un ampio spazio pedonale e di un grande parco fluviale di 400 metri quadrati, che si integrerà con la varie aree verdi già presenti, a cui saranno aggiunti 131 nuovi alberi. Inoltre verrà costruito un centro visitatori sotterraneo al posto del parcheggio, il quale permetterà ai cittadini di accedere alla cripta archeologica e al fiume Senna.

Per fronteggiare le ondate di calore, ormai frequenti negli ultimi anni a causa della crisi climatica-ambientale, sarà disposto un sistema di irrigazione per rinfrescare ciclicamente la piazza con un sottile strato d’acqua di 5 millimetri.

Una riqualificazione armonica che secondo Bas Smets «ripensa gli spazi pubblici emblematici intorno a Notre-Dame come una sequenza di atmosfere climatiche. Il sagrato diventa una radura circondata da alberi, la piazza dietro la Cattedrale si allarga verso la punta dell’isola e si crea un nuovo grande parco lungo la Senna. Compressi intorno alla Cattedrale, questi spazi incorniciano nuove viste su Notre-Dame, stabiliscono un nuovo rapporto con la Senna e offrono nuove attività. La lle de la Cité torna a essere l’epicentro di Parigi».

Il nuovo corso della cattedrale vuole essere uno dei primi passi in una direzione che unisca ambiente e arte con lo sviluppo delle megalopoli moderne, specialmente in un’ottica ecosostenibile e di sensibilizzazione verso determinate tematiche: «È molto difficile pensare a una risposta al cambiamento climatico perché sembra così inevitabile. La mia speranza è che le città agiscano tutte allo stesso tempo per creare delle riserve ecologiche. Ma dobbiamo farlo ora, non tra dieci anni», ha ammonito l’architteto.

Leggi anche
Eventi
di Alessia Ferri 8 min lettura