Ambiente

Italia e Tunisia mai così vicine

Un elettrodotto sottomarino per favorire la sicurezza energetica unirà Europa e Africa. La Presidente del Consiglio Meloni: «è un grande successo italiano»
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13 dicembre 2022 Aggiornato alle 17:00

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin ha avviato il procedimento autorizzativo per la nuova interconnessone elettrica. La Presidente Giorgia Meloni ha dichiarato che «è un grande successo italiano; è una data storica perché l’Europa ha dato l’ok a un progetto che vede coinvolto uno Stato membro con uno Stato terzo».

L’opera, un elettrodotto sottomarino di circa 200 chilometri e con una profondità massima di 800 metri, favorirà «la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili».

L’opera garantirà infatti più sicurezza nell’approvvigionamento energetico e rientra nelle grandi mosse sullo scacchiere che, a seguito della guerra in Ucraina, hanno avuto un’accelerazione o sono nate come risposta alla situazione di contingenza, come i rigassificatori e le trivelle.

L’elettrodotto sottomarino Italia-Tunisia è finalizzato a ottimizzare l’uso delle risorse energetiche tra Europa e Nord Africa. Il costo dell’operazione è di 850 milioni di euro, di cui 307 milioni di euro saranno finanziati mediante Connecting Europe Facility -CEF- strumento di finanziamento Ue per “promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività attraverso investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo”.

Tunita, questo è il nome del progetto, rientra tra i Progetti di Interesse Comunitario -PCI-, quelli di massima importanza strategica per lo sviluppo di infrastrutture per l’energia in Europa, ed è inserito nel Ten Year Networl Development Plan -TYNDP- di ENTSO-E.

L’operazione renderà l’Italia un cardine per la distribuzione dell’energia nel Mediterraneo, che unirà la stazione elettrica di Partanna, in provincia di Trapani, con una stazione nella penisola di Capo Bon, in Tunisia.

Sarà un collegamento in corrente continua che percorrerà, sul territorio italiano della provincia di Trapani, strade esistenti fino ad arrivare a Partenna, dove sarà costruita una stazione di conversione da corrente continua in alternata, nella stessa area della già esistente stazione elettrica.

L’interconnessione sarà realizzata da Terna e Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz -STEG- e il primo accordo venne firmato dal Governo italiano e tunisino il 29 giugno 2007. L’accordo, ratificato nel dicembre 2021, agevolerà il raggiungimento degli obiettivi fissati a livello nazionale e internazionale in materia di energia e clima dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima e dal Green New Deal.

Sono in fase di attuazione gli studi marini-ambientali che permetteranno di definire il miglior tracciato nel rispetto dei fondali e degli ecosistemi, dopo che nel luglio scorso si è conclusa la fase di consultazione pubblica.

L’Amministratore Delegato di Terna, Stefano Donnarumma, ha dichiarato che “grazie a questa opera, l’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo”. Speriamo lo sia sempre di più in un’ottica di sostenibilità, visto che ormai tutti vogliono le rinnovabili.

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